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Ancelotti ct del Brasile, c'è l'accordo: i dettagli e l'addio al Real Madrid

L'allenatore italiano è pronto ad una nuova grande sfida: rilanciare la Seleçao! Come e quando arriveranno il divorzio dal club spagnolo e l'annuncio del nuovo ruolo

Carlo Ancelotti sarà l’allenatore della nazionale brasiliana. Un accordo di massima è stato trovato ieri, preludio di un contratto di quasi cinque anni. Un allenatore italiano va a sedersi sulla panchina più affascinante del mondo, la Seleçao si inchina alla nostra scuola per uscire dalla crisi e affida a Carletto il suo destino. Quindi, in linea di massima, lo mette in buone mani perché Ancelotti ne ha sbagliate poche nella sua carriera, soprattutto quando ha dovuto guidare gruppi di fuoriclasse. Lascia il Real Madrid in modo amaro, in coda a una stagione travagliata e indigesta, ma lascia il Real Madrid dopo aver rifornito, nei suoi due mandati, in modo impressionante la bacheca blanca: tre Champions League, tre Supercoppe Europee, due Coppe del Mondo per club, una Intercontinentale, due Liga, due Coppe del Re, due Supercoppe di Spagna. Quindici trofei in sei anni complessivi, l’affetto del popolo madridista e l’onore di essere uno degli allenatori del Real più titolati di sempre: Ancelotti lascia da re, nonostante tutto e nonostante tutti. E va a sedersi su un altro trono, quello della nazionale che ha vinto cinque mondiali, quella che fa sognare il popolo più innamorato del calcio ma, in fondo, fa sognare tutto il mondo perché piena di fenomeni.

Ancelotti, sfida Seleçao

Non è un trono comodo, tuttavia, perché è un po’ di tempo che la Seleçao non vince, nelle qualificazioni al Mondiale del 2026 non è messa benissimo, ha perso due volte con l’Argentina (cosa che da quelle parti piace sempre pochissimo) e non trova il bandolo della matassa. L’ultimo Mondiale vinto risale al 2002, con Felipe Scolari in panchina, poi solo delusioni (attenuate da tre Copa America, che tuttavia manca dal 2019) con nove cambi in panchina, attualmente occupata da Dorival. Insomma, Ancelotti dovrà rilanciare il Brasile e i sogni di un Paese. Lo farà nel segno di Vinicius Jr, la stella del Real Madrid che, pare, sia stato il suo grande sponsor per la panchina verdeoro.
Prima di lui sono stati appena tre gli allenatori stranieri in oltre un secolo. Nel 1925 l’uruguayano Ramon Platero durò appena quattro partite e appena due amichevoli furono quelle dirette nel 1944 dal portoghese Joreca, oltretutto insieme al brasiliano Flavio Costa. L’ultimo straniero a guidare la Seleçao, prima di Ancelotti, risale al 1965 e anche lui per sola gara: Filpo Núñez, argentino di Buenos Aires naturalizzato brasiliano. Insomma, poca, pochissima roba, al punto che definire Ancelotti il primo vero allenatore straniero del Brasile è sostanzialmente vero.

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