Nesta sul trionfo a Manchester contro la Juve
A proposito del trionfo a Manchester in finale contro la Juve ricorda: “Nessuno ha dormito. Perché se perdi contro il Manchester United nessuno dice niente, ma se perdi contro la Juve… È stato molto teso anche Maldini, quando l’ho visto teso mi sono preoccupato. Io ero con Pirlo in camera, Andrea non si vedeva tanto che era teso. Ma era teso anche lui. Da loro c’era Di Vaio che era mio fratello. Gli ho detto attaccati (ride ndr). Scherzo. Ci siamo messi a parlare, anche con mister Lippi. È stato bellissimo. La Champions ti porta in un mondo diverso, finché non vai lì il tuo status di giocatore non sale, così come quando vinci il Mondiale. E stata una partita tesa contro una squadra tesa, la Juve era rocciosa e tosta. Non era super bellissimo come giocava, ma ti venivano sempre addosso. Per me è stata una partita brutta. Nel primo tempo noi, nel secondo tempo loro… Poche occasioni, Buffon ha fatto una parata importante su Pippo, loro hanno preso la traversa con Conte. E poi andiamo ai rigori…”.
Dal dischetto va anche lui e batte Buffon: “Gli ho fatto un po’ di maledetta (ride ndr). L’ha presa col dito… Io avevo calciato un rigore, in U21. Prima dei rigori qualcuno zoppicava, altri non se la sentivano… Io ho detto che avrei tirato e il mister ha fatto finta di non vedermi al primo giro (ride ndr). Poi ha visto che non tirava nessuno e mi ha chiesto se fossi sicuro: gli ho detto di non preoccuparsi. Non avevo mai calciato un rigore. Nella mia carriera ho avuto occasioni in cui sono andato a vuoto: ho fatto un derby in cui sono uscito a fine primo tempo, Montella mi ha fatto tre gol e non ci avevo capito niente. Ero rimasto ferito da me stesso. Allora dovevo trovare un’occasione per rifarmi. Dovevo essere credibile a me stesso, della gente non me ne frega niente. L’ho sentita di doverlo tirare, dovevo mettere via quella roba la. E allora mi sono presentato. Mi ero preparato: aspetto fino all’ultimo secondo e poi appena si muove Gigi la piazzo. Arrivo carico per tirare e invece Buffon non si muove, rimane fermo. Allora non avevo tanto un piano B, quindi ho dovuto aprire il tiro all’ultimo secondo e mi è partito un po’ così… E Gigione non l’ha presa. Poi follia, una festa mai vista. Eravamo a Manchester tutta la notte. Eravamo un gruppo speciale”.