Nesta e l’epopea al Milan
Dopo 17 anni alla Lazio, sua squadra del cuore, tra Giovanili (1985-1995) e prima squadra (1993-2002), nell’estate del 2002 viene sacrificato da Sergio Cragnotti insieme a Hernan Crespo a causa dei problemi economici dei capitolini: l’argentino va all’Inter, Nesta al Milan, dove vive una vera e propria epopea: “All’inizio non volevo andare. L’anno prima mi aveva chiamato il Real Madrid e non sono andato, volevo stare alla Lazio: ero un ragazzo particolare all’epoca (ride ndr). Poi è arrivato il Milan, la Lazio era mezza andata… Il primo anno vinciamo Champions e Coppa Italia. Il Milan era un top club. Puoi prendere qualsiasi casa che vuoi in affitto e loro ti pagano l’affitto. Dopo, se vuoi, ti portano al mobilificio e ti comprano tutti i mobili che vuoi. A mia moglie ho detto: ‘Non facciamo i romani…’ (ride ndr). Davvero devi pensare solo a giocare. All’inizio che mi sono staccato dalla Lazio stavo male, ma dopo che ho capito in che club ero mi sono tirato su le maniche. I primi quattro mesi ho fatto schifo. Prima partita a Modena, il mio esordio: ho fatto ridere. Poi sono partito, Paolo mi ha dato una mano. All’inizio non ero ancora pronto a staccarmi da Roma… Poi però ho cominciato e il primo anno sono stato fortunato perché abbiamo vinto la Champions”.