Non so voi come la pensiate, come abbiate reagito. Personalmente, ho trovato insopportabile, terribilmente insopportabile, l'oltraggio a Diego Armando Maradona. Il processo per la sua morte è partito malissimo con l'oscena esibizione della foto del suo cadavere, immagine subito virale in Rete, surrettiziamente presentata come shock, ma diffusa per acchiappare clic, like, post. All'anima della correttezza dell'informazione, calpestata in modo inverecondo.
L'offesa che Diego non merita
Un indecente atto d'offesa, commesso senza nessun rispetto, nessuna pietà, nessuna considerazione del dolore dei suoi familiari. No, Diego non meritava tutto questo e, per questo, negli occhi continuiamo ad avere Diego vivo, Diego immenso nel Napoli e nell'Argentina, Diego fenomeno, Diego che ha diritto di avere giustizia, auspicando possa finalmente averla in patria, nonostante l'affronto subito. Ha scritto un altro gigante argentino, Jorge Luis Borges, nel suo Aleph: "Essere immortale è cosa da poco: tranne l’uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali". Parafrasando Borges, la cosa terribile e incomprensibile sono i mortali che non sanno quello che fanno, ma lo fanno.