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Var 'low cost', via libera dall'IFAB: come funziona e dove verrà introdotto

 

Novità in arrivo per quanto riguarda il 'Football Video Support': cosa c'è da sapere

L'IFAB ha approvato l'introduzione del "VAR a chiamata" nei campionati professionistici, estendendo l'esperimento positivo realizzato durante i recenti Mondiali femminili Under 17. Questo sistema di VAR, definito "low cost", sarà attivo solo in competizioni e stadi dove sono disponibili un numero limitato di telecamere. La decisione finale spetterà esclusivamente all'arbitro di campo, che potrà consultare un monitor per rivedere l'azione contestata. Ogni allenatore avrà diritto a due chiamate, che non verranno annullate in caso di esito positivo.

Var a chiamata, come funziona

Denominato "Football Video Support", questo VAR semplificato si distingue dal sistema tradizionale, ed è stato pensato per essere utilizzato nelle categorie inferiori, dove, per motivi economici o logistici, non sono presenti telecamere sufficienti per attivare il VAR completo con una sala dedicata e il personale necessario. In questo caso, non ci sarà nulla di simile: solo un monitor a bordo campo mostrerà le immagini disponibili, provenienti dalle telecamere limitate, e sarà esclusivamente l'arbitro a decidere dopo aver visionato il video, senza alcun supporto esterno.

L'ex arbitro della Premier League David Elleray, ora direttore tecnico dell'IFAB, ha spiegato l'utilizzo del Var a chiamata: progettato per le competizioni in cui sono disponibili solo una, due, tre o al massimo quattro telecamere. Quindi potrebbero utilizzarlo anche la League One e la League Two. Quello che va sottolineato è il concetto di ‘chiaro ed evidente'. Perché quando hai una sola telecamera, deve essere abbastanza chiaro ed evidente perché la decisione possa essere cambiata".

Var a chiamata, l'IFAB e la richiesta della FIGC

Poi ha aggiunto: "Quindi sarà nella fascia alta dei Paesi più piccoli o più in basso in quelli più grandi. La FIFA l'ha testato, funziona molto bene e quindi ora esploreremo dove altro potrebbe essere sperimentato, con ogni probabilità per la prossima stagione". E in Italia? La domanda viene facile porsela perché potrebbe essere introdotto anche nel nostro paese. La FGIC, qualche mese fa, ha mandato una richiesta scritta all'IFAB per richiedere l'introduzione del Var a chiamata anche nelle leghe minori come la Serie C, oppure nei campionati giovanili. Insomma, dove estendersi l'utilizzo del 'Football Video Support' come sembra sia deciso dall'IFAB non è da escludere possa vedersi anche in Italia. 

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