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Rabbia Gravina: "Mi sono fatto indagare per difendermi. Ora i nomi dei mandanti"

Le parole del presidente della Figc accusato di appropriazione indebita e autoriciclaggio

Gabriele Gravina ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine dell'incontro con gli arbitri sul caso dossieraggio. Il presidente della Figc, davanti ai giornalisti, ha commentato così quello che sta succedendo: "Mi sono dovuto far indagare per potermi difendere contro il secondo dossieraggio, che sono le falsità di qualcuno che si diverte con veline anonime e immagino che la fonte sia sempre la stessa. Io ho esibito documenti ufficiali con data certa. Tutto ha avuto risposte e riscontro. Ho chiesto l'accertamento della verità. Se ci sono responsabilità voglio capire oltre chi ha predisposto il dossieraggio e anche i nomi dei mandanti". Poi ha concluso: "I magistrati nemmeno ieri mi hanno rivolto accuse".

Gravina indagato: le accuse

L'attuale presidente della Figc è stato iscritto al registro degli indagati dalla guardia di Finanza per appropriazione indebita e autoriciclaggio. Le accuse, per il momento, non vengono però messe in relazione diretta a Gravina ma sono state etichettate come "presunte attività illecite". In una nota, gli avvocati Leo Mercurio e Fabio Viglione, legali di Gravina, hanno specificato come il loro assistito abbia "chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima" e come tale decisione sia "maturata al fine di tutelare la sua immagine e in virtù della piena fiducia che ripone nei magistrati che stanno seguendo il caso".

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