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Le esultanze passate alla storia, la Juve fa tendenza: tre ex in classifica

Celebrazioni diventate iconiche, gesti che hanno fatto discutere, momenti di calcio che hanno lasciato il segno: ecco la graduatoria della rivista FourFourTwo

5. Roger Milla

Nei mondiali italiani del 1990 una delle storie più belle la scrisse il Camerun, che arrivò fino ai quarti di finali, perdendo solo ai tempi supplementari contro l'Inghilterra. Icona di quella squadra fu sicuramente Roger Milla, capace di segnare 4 reti in quel torneo, e festeggiando ogni gol correndo vicino la bandierina e cimentandosi in una simpatica danza.

4. Wayne Rooney

È il 2015, il Manchester United si appresta a scendere in campo in una delle classiche della Premier League, contro il Tottenham. Poche ore prima del match il simbolo dei Red Devils, Wayne Rooney, è apparso sulla prima pagina di un giornale scandalistico, apparentemente "steso" sul pavimento della cucina dopo un incontro amichevole di boxe con l'ex compagno di squadra, Phil Bardsley. E così, dopo aver segnato una rete stupenda che ha consentito allo United di portarsi sul 3-0 contro gli Spurs, Rooney ha risposto ai gossip tirando pugni immaginari alla bandierina del calcio d'angolo, cadendo poi all'indietro simulando di aver ricevuto un colpo del ko.

3. Paul Gascoigne

Alla vigilia degli Europei del 1996, i calciatori dell'Inghilterra erano stati inondati da critiche dopo la pubblicazione di alcuni scatti che li ritraevano intenti, durante una serata in Medio Oriente, a versarsi alcol l'un l'altro. E così quando nell'Europeo Cascogine segna una splendida rete contro la Scozia, decide di esultare a Wembley rievocando quegli scatti. In suo aiuto McManaman, Redknapp e Shearer, che lo idratano... con l'acqua.

2. Marco Tardelli

Una delle esultante più pure della storia del calcio. Marco Tardelli segna nella finale Mondiale del 1982 contro la Germiania dell'Ovest, e corre a pugni chiusi urlando "Gol! Gol!". L'Italia vincerà quella partita, al termine della quale lo stesso Tardelli dichiarò: "Dopo aver segnato, tutta la mia vita mi è passata davanti, la stessa sensazione che si dice si provi quando si sta per morire". La sua esultanza è diventata una delle più iconiche della Coppa del Mondo e, in generale, della storia del calcio.

1. Bebeto

Mondiale 1994, quarti di finale. Il Brasile affronta l'Olanda, Bebeto segna ed esulta cullando, insieme a Romario e Mazinho, un bimbo immaginario. Dietro l'esultanza la motivazione: la moglie del calciatore verdeoro, infatti, aveva dato alla luce pochi giorni prima il loro terzo figlio. Un'esultanza poi imitata più e più volte negli anni, ma la prima ed originale resta sempre la migliore. 

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