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Vialli e la foto con i ricci che rievocava la Cremonese: da batticuore!

 

In occasione della promozione in serie A della squadra dove è cresciuto, Gianluca rievocò d'un botto i suoi inizi: «E andiamo, bravissimi!»

TORINO - Gianluca Vialli sbocciò un giorno, in Serie B, con quei ricci imponenti e il sorriso timido, serio. Colto, di buona famiglia, si stava facendo strada nella Cremonese. Dava del tu al pallone, dribblava, aveva fisico, si mangiava gli avversari, segnava. Gli esperti dicevano: «Il ragazzo farà strada». E così fu, tra Under 21 spettacolo, Nazionale maggiore, Sampdoria con lo scudetto storico, Juventus con la coppa dalle grandi orecchie alzata al cielo, Chelsea e ancora da manager con l'amico Mancini e il trionfo all'Europeo post pandemia di Wembley. Vialli che non aveva più i ricci ma con un post li (ri)portò alla ribalta. In occasione della promozione in Serie A della Cremonese, la squadra dove era cresciuto, la squadra della sua città: «E andiamo... Bravissimi! Come on... Well done», il suo messaggio carico di entusiasmo. Lì, dove tutto era iniziato. Con quella testa lì, da fenomeno.

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