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Mihajlovic, quando Raiola sorrideva: "Pizzaiolo per colpa sua"

Dallo storico procuratore a Balotelli, passando per i siparietti con Vieri, la lite con Totti e i derby tra Torino e Juventus: ecco una lista di frasi celebri del serbo, scomparso dopo una lunga malattia

"Non ho fatto una sola pizza in vita mia. Non so nemmeno come farla. Ma ho portato molte pizze agli ospiti del ristorante dei miei genitori. Il ristorante dei miei genitori è stata la scuola della mia vita. Ebbi una grossa discussione con Sinisa Mihajlovic, che giocava nell'Inter, e nel Milan c'era Ibra. Dopo un derby, Mihajlovic disse stupidaggini su Zlatan e se qualcuno attacca i miei giocatori è come se attaccasse me. Così abbiamo iniziato a litigare e Mihajlovic a un certo punto disse: 'Cosa vuole il pizzaiolo?'". In una vecchia intervista, Mino Raiola, compianto procuratore italo-olandese che per anni, da Nedved ad Ibrahimovic, da Balotelli e Pogba a Verratti, Donnarumma e Kean, ha curato gli interessi di grandi protagonisti della Serie A e non, raccontava come la leggenda dei suoi trascorsi in una pizzeria di Haarlem agli albori della propria carriera lavorativa fosse nata da un'accesa discussione con Sinisa Mihajlovic. L'ex difensore e allenatore, scomparso oggi all'età di 53 anni dopo una lunga malattia, sulla stessa falsariga del mentore Vujadin Boskov, ci lascia in eredità una lunga sfilza di frasi celebri: ripercorriamo le più famose.

Mihajlovic, il Torino e i derby con la Juventus

"Poter lavorare in una Società dalla storia gloriosa e prestigiosa come il Toro è per me motivo di grandissimo orgoglio. Questa è una piazza unica, il pubblico granata è conosciuto in tutta Italia per la sua passione, per il suo grande attaccamento alla squadra, per quel suo forte senso di appartenenza alla maglia: sono valori importanti, in cui mi riconosco. Mi dicevano che il Torino era diverso da qualsiasi altra squadra, si respirano pagine di storia, belle, drammatiche e intense. Anima, cuore, orgoglio, lacrime e sudore come piace a me, non vedevo l'ora di tornare a lavorare in una società che mi somigliasse. Il Toro è abituato a stare nell'arena, a combattere e lottare". Alle porte di un match con la Juventus, il Sinisa-granata rispose senza troppi giri di parole a chi gli chiedeva se la squadra avesse timore di affrontare i più quotati cugini: "Se uno non è motivato per giocare il derby deve cambiare mestiere, meglio che faccia il ragioniere".

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