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Giappone, asilo a portiere birmano che si era opposto a golpe

EPA

Pyae Lyan Aung aveva fatto il saluto con le tre dita, simbolo di resistenza, prima di una partita di qualificazione per la Coppa del Mondo

TOKYO (Giappone) - Accolto la richiesta d'asilo del portiere della nazionale di calcio birmana Pyae Lyan Aung al governo di Tokyo. A giugno l'uomo si è rifiutato di tornare nel suo Paese temendo rappresaglie per aver espresso pubblicamente la sua opposizione al golpe del primo febbraio: "Se tornassi in Birmania la mia vita sarebbe in pericolo. Ho deciso di rimanere in Giappone".

Portiere birmano rifugiato in Giappone

Il portiere della nazionale di calcio birmana infatti aveva fatto il saluto con le tre dita, simbolo di resistenza al golpe militare nel suo Paese, poco prima di una partita di qualificazione per la Coppa del mondo 2022. Il Giappone gli ha concesso lo status di rifugiato e da qualche mese ha anche esteso i permessi di soggiorno dei cittadini birmani sul proprio territorio che lo desiderano, come misura di emergenza di fronte al golpe.

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