LONDRA (INGHILTERRA) - A 36 anni suonati Thiago Silva resta uno dei migliori difensori centrali d'Europa. Con il suo Chelsea è ai quarti di finale di Champions League e sogna di coppa dalle grandi orecchie: uno dei pochi trofei che manca nel suo ricchissimi palmarès. Eppure la sua carriera poteva finire prima di iniziare. Quando aveva solo 21 anni ed era appena stato acquistato dalla Dinamo Mosca, il brasiliano scoprì infatti di essersi ammalato di tubercolosi. Era il 2005 e la notizia choc scosse il giovane campione, costretto a rimanere ai box per un anno. La tubercolosi era in uno stato così avanzato che i medici presero persino in considerazione la possibilità di rimuovere una parte dei suoi polmoni per assicurarne la sopravvivenza. A mettersi di traverso furono sua madre, Angela, e sua moglie, Isabelle, sicure che un'operazione del genere avrebbe scritto la parola fine sulla sua giovane carriera.
Thiago Silva e la scoperta della tubercolosi
Prima di essere trasportato d'urgenza in ospedale, Thiago Silva aveva avvertito alcuni sintomi come febbre alta, attacchi di tosse e forte sudorazione. Non trattandosi evidentemente di una semplice influenza, venne mandato in clinica, dove i medici diagnosticarono, dopo aver condotto una serie di esami, una tubercolosi. Anche lo staff medico della Dinamo Mosca rimase sorpreso dal fatto che il 21enne calciatore brasiliano si stancasse così velocemente e rimasero a bocca aperta quando sentirono che soffriva di tubercolosi, e aveva addirittura contratto la malattia sei mesi prima della loro scoperta. I medici gli dissero che mancavano due settimane e poi sarebbe morto se non l'avessero scoperto. Una notizia choc ma dal lieto fine.