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Razzismo, Pogba intervista Kean: “In Italia ero triste perché mi insultavano”

I due ex giocatori della Juve sono tra i protagonisti del documentario 'Outraged' della Uefa. Il francese: "A Firenze sono stato vessato da un bambino, ho risposto regalandogli la mia maglia"

Due ex juventini tra i protagonisti del documentario 'Outraged' della Uefa. Insieme a GullitMourinho KoulibalyPaul Pogba Moise Kean si mettono a nudo, raccontando alcuni spiacevoli episodi di razzismo subiti ai tempi della propria militanza in bianconero. “Quando accadevano episodi razzisti mi sentivo male - ammette l'italiano, attualmente in forza al Psg -. Ero triste. A Cagliari sentivo la gente imitare il verso della scimmia. Mi dicevo che avrei dovuto fare qualcosa. Quando ho segnato mi sono messo davanti ai tifosi avversari allargando le braccia, dicendo ‘Sono qui, sono io, sono nero e sono quello che sono'. Ho ricevuto insulti anche sui social - aggiunge il nazionale azzurro -. Mi hanno dato della ‘scimmia’, mi hanno scritto ‘non esistono neri italiani’. Io sono nato in Italia, mi sento Moise, un ragazzo di colore che non è diverso dagli altri”. 

Pogba: "Razzismo, ecco la mia risposta"

Sentivo un bambino insultare con affianco il padre quando giocavamo a Firenze contro la Fiorentina. Uscito dal campo gli ho dato la mia maglia, mi è sembrata la risposta migliore”, l'episodio raccontato da Paul Pogba in un match giocato, con la divisa della Juve, all'Artemio Franchi.

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