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Cori razzisti, Gravina: «Pronti a sospendere le gare»

Getty Images
Tolleranza zero dal presidente federale e da Nicchi, numero uno dell'Aia: «Applicheremo le regole in maniera rigida». Stretta anche contro la violenza sugli arbitri, con una squalifica minima di un anno, e sull'ammissione ai campionati dei club non in regola con i pagamenti

LO SCONTRO CONI-GOVERNO - Tornando a Gravina, il nuovo numero uno del calcio italiano ha poi affrontato il tema caldo degli ultimi giorni, ovvero i contrasti tra il Coni e il governo che vuole riformare lo Sport italiano, secondo molti limitandone l'autonomia: «Abbiamo chiesto al presidente del Coni, Giovanni Malagò, di non entrare in rotta di collisione con il governo ma di entrare in un rapporto di massima collaborazione per un rilancio di una politica a tutela dello sport italiano - ha detto Gravina riferendosi alla norma inserita in Finanziaria che prevede un riassetto del Comitato olimpico nazionale -. Il primo impatto della riforma? È stato molto positivo, abbiamo avuto conferma di tutta la parte prevista per la Federcalcio. Non so se è stato un effetto diretto o indiretto», ha aggiunto il presidente federale riferendosi ai contributi alle federazioni stabiliti dall'ultima giunta del Coni che ha lasciato invariati i soldi da destinare alla Federcalcio, circa 30 milioni di euro. «Ringrazio la sensibilità della Giunta del Coni - ha concluso il presidente della Figc - nel riconoscimento della nostra dignità come federazione. Per quanto riguarda il rapporto tra governo e Coni per noi non impatterà sotto il profilo economico e finanziario, il tema è quello del confronto tra governo e Coni».

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