ROMA - A due anni circa di distanza Pietro Leonardi tira fuori la sua verità sul Parma. L'ex amministratore delegato e direttore generale della società fallita nel 2015 (e ora in lotta in Lega Pro per tornare nel calcio che conta dopo aver abbandonato la Serie D l'anno scorso), ha pagato caro per quella vicenda. Contestato da tifosi, dirigenti e calciatori è stato anche radiato dalla Figc e ora ha deciso di rivivere e raccontare quei giorni in un'intervista rilasciata a 'La Repubblica'. «I debiti li ho trovati quando sono arrivato - dice Leonardi - erano circa cento milioni, in parte ereditati dalla gestione Tanzi, in parte fatti nei primi anni di presidenza Ghirardi con campagne acquisti scriteriate, con passivi di trenta e quaranta milioni a stagione. Il Parma era già stato spolpato».
COLPO DI CALCIOMERCATO PER IL PARMA: PRESO DE CESARE
L'INIZIO DEL DRAMMA - Nell'estate del 2014 inizia il dramma del Parma: «Per la prima volta cominciai a pensare che poteva finire male. Eravamo stati travolti da eventi negativi. Avevamo già pianificato la stagione successiva. La qualificazione in Europa League ci avrebbe portato almeno 12 milioni di euro, avevo venduto Biabiany al Milan per 8 milioni di euro e tutti cercavano i nostri giocatori: eravamo come l'Atalanta quest'anno. Poi il caos: niente Europa League per un problema di incentivi all'esodo e Biabiany non supera le visite mediche. Bruciati 20 milioni in pochi giorni. Anzi, 33 milioni, perché nei mesi precedenti avevamo risolto tutte le problematiche con le società estere per non aver problemi con la licenza Uefa: pagati 13 milioni per chiudere tutti i contenziosi».
LOTITO E TAVECCHIO - Leonardi comunque non ci sta a passare per il mostro. Anche il presidente della Figc Tavecchio e Lotito, spiega, erano a conoscenza della situazione drammatica del Parma: «Della Cosivoc e dei loro ripetuti allarmi ho letto sui giornali dopo il fallimento. Tavecchio è venuto a Parma da presidente della Figc a dire che non sapeva nulla. Io dopo la sua elezione sono stato da lui a Roma quattro volte, e in due occasioni era presente anche Lotito, a dirgli che la situazione era drammatica. Tavecchio mi ha portato anche dai responsabili del Credito Sportivo per capire se ci fosse la possibilità di avere un finanziamento. Come può dire che non sapeva nulla?».