TORINO - Italia all'Europeo del 2016 senza Antonio Conte. È questo lo scenario che, in caso di mancata assoluzione del ct azzurro nel processo per il calcioscommesse, potrebbe profilarsi per l'anno prossimo. I legali dell'ex allenatore della Juventus, come riporta l'edizione online del Corriere della Sera, Francesco Arata e Leonardo Cammarata, hanno depositato la scorsa settimana in Procura un terzo memorabile all'attenzione del procuratore capo di Martino, titolare dell'inchiesta: «Partiamo da un punto in comune col pm: Conte non è mai stato coinvolto in associazioni illecite, non ha mai ricevuto vantaggi per alterare partite, non ha mai scommesso». I due avvocati hanno già reso noto che, senza un'assoluzione piena, Conte prenderebbe una dolorosa decisione: quella di lasciare il suo incarico di commissario tecnico dell'Italia. Sulla questione calcioscommesse, che risale ai tempi in cui Conte allenava il Siena in Serie B, l'ex tecnico della Juventus ha più volte ribadito di essere al centro di un'ingiustizia, e gli avvocati del ct sono convinti di arrivare all'assoluzione, sopratutto dopo le dichiarazioni rilasciate da Ilievski che hanno smentito le accuse di Carrobbio. Novara-Siena e Albinoleffe-Siena, le due partite che riguardano la vicenda. Nella prima la giustizia sportiva non ha riscontrato illeciti mentre per la seconda un'omessa denuncia e una squalifica di quattro mesi già scontata da Conte.