GINEVRA - Platini contro Blatter. Le elezioni per il vertice della Fifa si avvicinano (si vota venerdì) e sono sempre più scintille fra i big della governance del calcio mondiale. Che Platini non fosse sulla linea di Blatter era noto da tempo, ma oggi il francese ha rotto gli indugi e si è schierato pubblicamente, con un vero e proprio endorsement, contro il presidente uscente e a favore di uno dei competitor, il principe giordano Ali bin al-Hussein (il terzo concorrente accreditato è l'ex calciatore portoghese Luis Figo). In un'intervista al giornale francese L'Equipe, Michel Platini, che della Fifa è vicepresidente, oltre a essere presidente dell'Uefa, ha detto che finchè sarà guidata da Sepp Blatter la federcalcio mondiale continuerà a «calare di credibilità». Blatter «si aggrappa al potere a tutti i costi» ha dichiarato l'ex campione juventino, che dice anche di apprezzare Blatter come persona e di avere rispetto per lui, ma aggiunge che il vecchio dirigente svizzero rappresenta «semplicemente la paura del futuro». Blatter «non ha grandi progetti per il suo quinto mandato quadriennale e non è credibile quando fa appello a una missione da completare». Nella corsa al vertice della Fifa il capo dell'Uefa sostiene il principale avversario di Blatter, cioè Ali bin al Hussein, appatenente alla famiglia reale giordana, che, a parere di Platini, «sarebbe un grande presidente della Fifa. Ha tutto ciò che serve per il ruolo».