MILANO - La "punizione" pasquale ha fatto bene all'Inter. Torna il bomber Icardi e l'Inter riparte con una vittoria per 3-0 in casa del Verona. L'Argentino, fermo per squalifica nel pareggio contro il Parma, sblocca il risultato dopo 11 minuti e sale a quota 16 gol in campionato, solo uno meno di Tevez. La differenza si vede, quando c'è lui in campo è un'altra storia. Anche se poi i meriti di questa vittoria vanno anche a Palacio, autore del raddoppio e ad Handanovic, che ha parato l'ennesimo rigore, questa volta a Toni. Dopo aver segnato il gol del raddoppio in avvio di ripresa, Palacio ha sfiorato il 3-0, ma il suo tiro al 72' si è stampato sul palo. Quattro minuti dopo il Verona ha avuto l'occasione di riaprire la partita su rigore: Handanovic però ha intuito il tiro di Toni, confermandosi uno strepitoso pararigori. Quasi impossibile fare gol dagli undici metri al portiere dell'Inter che ha neutralizzato sei degli ultimi sette tiri dal dischetto.

Nel finale il Verona, squadra specialista nelle rimonte, ha provato il tutto per tutto ma l'Inter ha tenuto botta. Nei minuti di recupero, in contropiede è arrivato il 3-0, con l'autogol di Moras. Tre punti che sono ossigeno puro per Mancini: l'Inter sale a quota 41, con Milan e Genoa, ma rispetto ai rossoneri ha una gara in più. La sfida tra Toni e Icardi questa volta l'ha vinta nettamente l'argentino. Anche all'andata in realtà, Toni aveva sbloccato il risultato, ma poi Icardi aveva realizzato una doppietta. La festa gliel'aveva rovinata Nico Lopez con il gol del 2-2 al 92' che era costato la panchina a Mazzarri. Lì è iniziata l'avventura di Mancini.