Un unico obiettivo: diventare calciatore professionista. Diego La Targia potrebbe sembrare di primo acchito eccessivamente "cocciuto", ma così non è: la sua missione non è soltanto rivolta a se stesso, ma anche ad una persona a lui molto cara.
Diego, tu sei molto "aziendalista": come giudichi la stagione del tuo Barcanova sin qui?
"Negativa, sarei un bugiardo a dire il contrario. Siamo ulimi a pari punti con il Rivoli e solo se riusciremo a raggiungere i play-out e salvarci potremmo dire che sarà stata positiva".
Se dovessimo quantificare invece il tuo contributo alla squadra?
"E' sicuramente molto importante: mi reputo un giocatore molto forte rispetto alla squadra in cui gioco e - nonostante la posizione in classifica - penso di aver rappresentato tante volte un valore aggiunto".
Raccontaci del tuo rapporto di amicizia con Carlo Pinsoglio e Giorgio Chiellini.
"Due persone molto umili, nonostante siano calciatori professionisti e giochino nella Juventus. Con Pinsoglio c'è un aneddoto molto scherzoso: dopo l'ennesima volta che gliela chiedevo mi ha negato la foto. Mi ha però promesso in cambio la sua maglia autografata e me l'ha portata. Con Chiellini invece ci stiamo sentendo spesso durante la quarantena: è un professionista straordinario".
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
"Il mio sogno, forse un po' lontano, è giocare in Champions League con la maglia della Juventus. Quello più reale è invece il professionismo: penso di essere un giocatore che se lo merita. Ho inoltre anche un numero che prediligo: il 27, la mia data di nascita".