Numeri: c'è chi li odia e c'è chi li ama. Chi non ne vuole neanche sentir parlare, e chi vi ha costruito sopra una carriera. Hanno la virtù di essere oggettivi e inconfutabili. Sono insomma lo strumento più adatto a descrivere la realtà dei fatti. Ed è proprio l'analisi dei suddetti numeri che ci porta ad affermare, con assoluta certezza, quanto segue. In questo momento non c'è nulla nel Piemonte del pallone che funzioni meglio del Vanchiglia di Antonio De Gregorio, ma proprio nulla.

Nel Girone D di Promozione la corazzata granata sta facendo sostanzialmente quello che vuole. In vetta dall'inizio del campionato, è attualmente a +8 dalla Santostefanese seconda in classifica. Il Vanchiglia viaggia alla devastante media di 2,6 punti a partita: in totale 32, qualcosa di pazzesco. Su 12 partite disputate il bilancio è di 10 vittorie e 2 pareggi. 6 vittorie su 6 lontano dall'impianto di Via Ragazzoni. Cosa vuol dire? Unica squadra in Piemonte a non conoscere ancora il significato della parola sconfitta. Già impressionati? Non è finita. Sino a questo momento sono 31 i gol siglati dalla banda De Gregorio: media di oltre 2,5 centri a partita. Nel 4-3-3 offensivo e spettacolare dei granata, il contributo realizzativo è garantito dalla "DCM". Ben 22 reti sin qui per il tridente composto dal capocannoniere D'Onofrio (9), Cravetto (8) e Moreo (5): di gran lunga il pacchetto di attaccanti più produttivo del girone. Ma non pensate che i granata sappiano solo attaccare, anzi. Sono soltanto 5 i gol subiti dal portiere Bonansinga dall'inizio del campionato: naturale conseguenza di una fase difensiva che definire scrupolosa sarebbe riduttivo. In sintesi il Vanchiglia incassa un gol ogni 6 segnati. Mostruoso.

Sono questi i numeri che raccontano lo strapotere di una squadra che, al momento, rappresenta l'eccellenza della nostra regione. Come? Eccellenza? Di questo passo sarebbe inevitabile, d'altra parte la matematica non è un'opinione. Welcome to Vanchigliandia.