ROMA - Grazie ai 39 punti, 7 rimbalzi e 5 assist mandati a referto nella decisiva gara 5, Kevin Durant, oltre al tanto desiderato Larry O'Bryen Trophy ha potuto portare a casa anche la palma di MVP delle finali in cui ha viaggiato ad una media pazzesca di 35.2 punti, 8.4 rimbalzi, 5.4 assist, 1.6 stoppate in cinque partite. Un successo sudato e desiderato come non mai, un momento che ha aspettato sin dall'estate scorsa in cui ha deciso di abbracciare il progetto di Golden State andando incontro a tantissime critiche che oggi per certi versi vengono rispedite al mittente: "Non dormo da due giorni e ho lavorato tantissimo per poter raggiungere questo traguardo" ha spiegato KD pochi istanti dopo la sirena finale che ha sancito la vittoria del quinto titolo della storia dei Warriors, il secondo in soli tre anni. "Sto provando una sensazione fantastica - ha proseguito KD - perché vincere un titolo sul proprio campo è qualcosa di stupendo. Complimenti anche ai Cavs che hanno giocato una grande finale e hanno messo molto impegno in campo". 

STIMA - Durant è un vero e proprio fiume in piena che fatica a trattenere le emozioni e al tempo stesso esprime parole di forte stima anche per il suo grande avversario diretto in queste Finals, LeBron James: " Ho tantissimo rispetto per lui che è il modello che ho sempre voluto raggiungere. E' l'unico giocatore che dal 2012 ha avuto il coraggio di guardarmi sempre negli occhi e affrontarmi a viso aperto. Abbiamo lottato tanto e credo che l'abbiamo chiusa in parità questa sfida nella sfida. LeBron ha terminato queste finali con la tripla doppia di media e non credo ci sia da aggiungere altro per descrivere la sua grandezza".