TORINO - Il dibattito è aperto e, come ogni confronto generazionale che si rispetti, ha creato una spaccatura. La rincorsa dei Golden State Warriors al record dei mitici Chicago Bulls di Michael Jordan, ovvero 72 vittorie e appena 10 sconfitte in stagione regolare nel 1996, ha alimentato il confronto: meglio la squadra trascinata dal nuovo fenomeno Steph Curry oppure quella di MJ? I Warrios hanno ancora sei partite per migliorare il ventennale primato (infatti sono a quota 68 vittorie e 8 sconfitte), intanto gli esperti si dividono. E il parellelo ha scatenato anche i protagonisti di quel periodo della Nba: prima avevo preso posizione Charles Barkley, poi Ron Harper, uno di quei Bulls allenati da Phil Jackson. Adesso ci ha pensato nientemeno che Scottie Pippen, la “spalla” di Jordan e giocatore già inserito nella Hall of Fame, a incendiare la discussione. 

L'OPINIONE - Pippen infatti ha ribadito – in un'intervista a Paul Pabst, produttore del Dan Patrick Show - quanto affermato dal suo compagno, Harper, ritenendo che i suoi Bulls avrebbero «spazzato via» gli attuali Warriors in una serie di playoff. E non solo: Pippen ha anche detto che avrebbe tenuto Steph Curry «sotto i 20 punti di media».