NEW YORK – “Ci serve un giocatore: puoi garantirci che sarai qui fra un'ora? In quel caso, il posto è tuo”. Deve essere stata questa la domanda posta a Sean Kilpatrick, rookie da Cincinnati, che ha firmato un decadale con i Minnesota Timberwolves grazie alla... vicinanza con il Madison Square Garden, dove era impegnata la squadra di Flip Saunders. Rimasto a corto di giocatori al punto che dopo l'ultimo infortunio di Ricky Rubio e Kevin Garnett avrebbe impedito di portare il minimo di otto giocatori a referto, Saunders ha cercato non solo un giocatore, ma qualcuno che fosse arruolabile in tempi immediati, e così ha cercato tra i free agent di stanza nella Grande Mela.
VITTORIA – Kilpatrick è arrivato a 45 minuti dalla palla due, giusto in tempo per salutare Rubio, Saunders e presentarsi ai compagni. “Lo conoscevamo, perchè lo aveva studiato prima del draft, quindi il giocatore non era sconosciuto, anzi ci piaceva. Poi, è ovvio, la logistica ci ha aiutato” ha riconosciuto Saunders. E così dopo l'esperienza in D-League a Delaware e Santa Cruz (nella foto una sua gara in Lega di sviluppo), Kilpatrick ha debuttato nella NBA, giocando 10 minuti senza punti e con 0/1 al tiro nel successo al supplementare di Minnesota su New York per 95-92 (per i Knicks 14 di Andrea Bargnani).
HARDEN – Quella di Kilpatrick è stata la storia della notte, capace di mettere in ombra persino i 50 punti di James Harden, record carriera, contro Denver, nel successo di Houston per 118-108. Per i Nuggets, 10 di Danilo Gallinari.