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Basket NBA, draft Wiggins scelto per primo

I Cavs allenati da David Blatt si affidano al canadese di Kansas. Alla numero 2 Parker a Milwaukee, alla 3 Embiid, reduce dall'operazione al piede. Saric il primo europeo scelto, subito ceduto a Philadelphia. Miami soddisfa James prendendo Napier

NEW YORK – E' Andrew Wiggins il giocatore scelto per primo nel draft NBA: i Cleveland Cavs hanno speso per il canadese da Kansas University la terza prima scelta assoluta negli ultimi quattro anni, e la metteranno in mano al nuovo coach, l'ex Treviso e Maccabi David Blatt. Wiggins, figlio d'arte di un giocatore americano visto anche in Italia negli anni '80 (Mitchell) e di una ex sprinter (Marita Payne), è il secondo canadese di fila ad andare alla numero uno, la speranza dei Cavs è che Wiggins – considerato un potenziale erede di LeBron James – sia meglio del predecessore Anthony Bennett.

PARKER - Alla numero due, a Milwaukee, è andato Jabari Parker, che fino all'ultimo ha conteso a Wiggins la numero uno. Parker, ala di Chicago (Simeon high school come Benji Wilson e Derrick Rose) cresciuta a Duke, ha un po' pagato il finale negativo nell'annata al college, ma resta un realizzatore di alto livello.

EMBIID - Alla 3 Philadelphia spende la prima delle sue sette chiamate per Joel Embiid, centro da Kansas che fino a una settimana fa doveva andare alla numero uno (è forse il prospetto con il margine più alto), poi la frattura da stress al piede (almeno 4 mesi di stop) ha fatto calare le quotazioni del centro di origine camerunese. E dopo l'operazione al piede, il 2.13 non è riuscito ad essere a Brooklyn per il draft. Embiid diventa il secondo centro di grande prospettiva scelto dai Sixers in due anni, dopo Nerlens Noel, chiamato un anno fa e ancora in attesa di debuttare dopo l'infortunio al ginocchio.

RANDLE AI LAKERS - Alla 4 Orlando – che rispedisce Arron Afflalo a Denver per Evan Fournier e una seconda scelta - prende Aaron Gordon (mezzo lungo da Arizona, fratello del sassarese Drew), alla 5 Utah prende l'australiano Dante Exum (play-guardia non ancora 19enne con enormi doti fisiche), alla 6 Boston si affida a Marcus Smart, play-guardia da Oklahoma State, forse il giocatore più maturo tra i big. Alla 7 i Los Angeles Lakers puntano su Julius Randle, lungo mancino finalista NCAA con Kentucky.

SCAMBI – Alla 8 Nik Stauskas, tiratore canadese da Michigan, a Sacramento, poi Noah Vonleh (lungo da Indiana) agli Charlotte tornati Hornets. Qui iniziano gli scambi: alla 10 la seconda chiamata di Philadelphia è per la sorpresa Elfrid Payton, play-guardia da Louisiana-Lafayette (destinato però allo scambio?) ceduto ad Orlando in cambio della 12, il primo europeo, il 20enne croato Dario Saric, ala che però per due anni resterà in Europa, all'Efes Istanbul, e dopo Noel ed Embiid, Philadelphia prende un altro progetto a lunga gittata. Alla 11 Denver prende Doug McDermott, ala bianca con grande senso del canestro (quinto realizzatore nella storia della Division I NCAA con Creighton), cedendolo però subito a Chicago. Alla 13 Minnesota (verso la cessione di Kevin Love) prende la guardia di UCLA Zach LaVine, e la lotteria si chiude con TJ Warren (ala da North Carolina State) a Phoenix alla 14.

EMOZIONE - Alla 15 Adreian Payne, la vera storia del draft, un lungo con enormi problemi di apprendimento fino a 16 anni, e poi nelle stagioni a Michigan State la sua amicizia con la piccola Lacey Holsworth (una bambina malata di cancro e scomparsa poche settimane fa) ha commosso gli Stati Uniti. E subito dopo il commissioner Adam Silver – al debutto nel draft – ha chiamato sul palco Isaiah Austin, il centro da Baylor costretto al ritiro per la sindrome di Marfan proprio a pochi giorni dal draft, nel momento di maggior impatto emotivo della notte.

LEBRON SORRIDE – Alla 24 viene scelto il miglior giocatore delle Final Four NCAA, Shabazz Napier. Il play di Connecticut era stato indicato da LeBron James come il miglior giocatore del draft, un messaggio che Miami ha colto: Napier, chiamato da Charlotte, è preso dagli Heat, in cambio del controverso PJ Hairston (numero 26). E LeBron, al momento free agent, fa capire di aver gradito ciò che ha fatto Miami: “Shabazz Napier, il mio preferito del draft” scrive su Twitter.

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