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Basket NBA, Miami vuole riunire i Big Four?

Dopo il pesante ko in gara3 delle Finali e alla vigilia del quarto atto, gli Heat pensano al potenziale free agent più ambito, Carmelo Anthony che a breve dovrà comunicare il proprio futuro a New York

NEW YORK – Miami vive su due piani: da un lato ci sono ovviamente le Finali NBA contro San Antonio, che si sono complicate con il pesante ko di gara3, dall'altro c'è la suggestione-Carmelo Anthony. Per questo la Florida resta il centro del pianeta NBA in questi giorni.

FINALI – Il dominio degli Spurs in gara3 ha riportato avanti i texani, ora sul 2-1. Ma alla vigilia del quarto atto ancora a Miami (questa notte alle 3, diretta SkySport2) gli Heat si trovano con parecchi dettagli da sistemare, da una difesa in crisi contro la circolazione del pallone di San Antonio, ad un attacco che ha perso ben 20 palloni in gara3. LeBron James non è di buon umore, anche perchè nelle ultime ore ha ricevuto parecchie domande sul mercato: “Non è quello l'argomento, devo pensare a come fermare Parker, Ginobili, Duncan, Leonard, Green, Bonner... Coach Popovich, il suo vice Udoka... credo possano bastare”.

BIG FOUR – Ma Miami fa parlare per la suggestione dei Big Four: accanto a LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh, infatti, gli Heat vorrebbero mettere nientemeno che Carmelo Anthony, che dopo 11 stagioni nella Lega non ha ancora provato l'ebbrezza di una finale. La situazione salariale di Miami è favorevole, anche perchè parecchi giocatori (dai Big Three a Chris Andersen e Udonis Haslem) sarebbero pronti a uscire dal contratto per... abbassarsi lo stipendio, in modo da liberare spazio per l'arrivo di Anthony. Una strada già sperimentata da San Antonio, che conta da 12 stagioni sul trio Tony Parker, Manu Ginobili e Tim Duncan, sempre disposti ad accettare salari inferiori rispetto al proprio valore potenziale, pur di rinforzare il cast di supporto. E considerando l'età che avanza per i Big Three (con i problemi fisici di Wade), questa idea può diventare una necessità. Entro lunedì 23 Anthony deve comunicare le proprie intenzioni a New York, con cui ha ancora un anno di contratto a 23.3 milioni di dollari, ma con l'opzione di uscita immediata.

ALTERNATIVE – Se Anthony esce dal contratto, Chicago, Houston e Dallas sono pronte ad inseguirlo. Ma a New York, il piano di Phil Jackson e di coach Derek Fisher sembra differente: convincere 'Melo a restare nella Grande Mela, e se LeBron James non dovesse uscire dal proprio contratto con gli Heat (che a quel punto scadrebbe nel 2015) i Knicks andrebbero sul Prescelto fra un anno per affiancarlo al suo grande amico Anthony. Un piano rischioso ma suggestivo almeno quanto quello di Miami.

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