Camilla Mancini, figlia del celebre calciatore ed ex ct dell'Italia Roberto Mancini, è stata ospite dell'ultima puntata di Verissimo, andata in onda sabato 14 dicembre su Canale 5. Durante l’intervista con Silvia Toffanin, la scrittrice si è raccontata, ricordando le difficoltà e le sfide che ha affrontato nella sua vita, molte delle quali sono state approfondite nel libro intitolato "Sei una farfalla", pubblicato da Mondadori. Da bambina ha dovuto fare i conti con il bullismo, che l'ha segnata profondamente.
Camilla Mancini: la confessione a Verissimo
Ricordando la sua delicata storia personale, Camilla ha detto: "Mia mamma ha avuto delle complicazioni durante il parto quindi io sono nata così, mi sono sempre vista con questa paresi facciale, non ho mai avuto un altro metro di paragone. Io, perciò, mi sono sempre andata bene in questo modo ma, quando ho cominciato la scuola, i bambini hanno iniziato a prendermi in giro per il mio aspetto e io vivevo due realtà perché a scuola mi sentivo inadeguata, invece, a casa, ero molto amata dai miei genitori e a loro ho sempre raccontato tutto. Il bullismo è durato fino ai 15-16 anni e, nell'età dell'adolescenza era diventato molto più sottile, chi mi chiedeva cosa avessi in faccia o perché ero così. Sono cicatrici che ti rimangono dentro per sempre e che, a volte, possono riaprirsi". Ed ancora: "Sono cicatrici emotive molto profonde. Fortunatamente, ho trasformato il dolore usando la fantasia e da bambina non ho mai subito un bullismo fisico ma verbale, che forse è peggio perché le parole ti rimbombano in testa anche quando te le lasci alle spalle. Sono cicatrici che avrò per sempre e che solo grazie a un percorso di terapia sono rimarginate. Basta poco, però, per farle riaprire e sanguinare. Quando sento storie di ragazzi che vengono bullizzati o si tolgono la vita, mi si contorce lo stomaco", ha ricordato Camilla Mancini...