Filippo Magnini è stato ospite dell'ultima puntata di 'Fisica dell'amore', andata in onda il 22 ottobre in seconda serata su Rai 2 e condotto dal professore Vincenzo Schettini, dove ha avuto la possibilità di tornare a parlare di alcuni momenti difficili vissuti negli scorsi anni. Il due volte campione del mondo di nuoto e medaglia di bronzo nella staffetta 4×200 ai Giochi Olimpici di Atene nel 2004, ha avuto una carriera brillante ma non priva di difficoltà.
Nel 2018, il Tribunale Nazionale Antidoping (TNA) lo aveva squalificato per 4 anni, accusandolo di "uso o tentato uso di sostanze dopanti", una decisione che aveva lasciato un'ombra sulla sua carriera e reputazione.
Filippo Magnini, la squalifica per doping e il riscatto
Tuttavia Magnini, dichiarandosi innocente, aveva deciso di impugnare la sanzione. Nel 2020, il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha accolto integralmente il suo ricorso, annullando la sentenza del TNA e revocando la squalifica. Questa decisione ha riabilitato Magnini, confermando che non c'erano prove sufficienti per giustificare le accuse contro di lui, permettendogli così di chiudere la sua carriera da atleta a testa alta, anche se questa vicenda ha sicuramente rappresentato per lui un periodo difficile. Ricordando la brutta esperienza vissuta, l'ex nuotatore ha affermato: “Il momento più complicato della mia vita è stato quando sono stato accusato, ingiustamente, di tentato doping. È stato difficilissimo, perché comunque era colpirmi su quello che è stata la mia vita, cioè sullo sport. Preferivo essere additato addirittura per non aver pagato le tasse, ma invece toccarmi sullo sport per me è stato qualcosa di devastante...è durata tre anni. Erano delle accuse infondate dalle quali mi sono dovuto difendere in tutti i modi. Ho vinto nel febbraio del 2020, ma ancora ad oggi sto aspettando la giustizia definitiva, cioè il mio risarcimento economico”...