Le parole dei cardinali
Nelle scorse ore il card. Filoni ha detto per la data di inizio conclave "non dovrebbe essere difficile trovare un accordo oggi", mentre il card. Zuppi ha commentato: "Oggi la giornata per la data del conclave? Spero di sì". Il card. Rossi ha affermato: "Conclave? Non ho la testa per pensarci, ma è possibile che inizi il 5. Il nostro desiderio è trovare qualcuno che sia simile Francesco, che non sia uguale ma in continuità". Versaldi ha poi parlato di quello che potrebbe essere il profilo del nuovo Pontefice: "Secondo la tradizione della Chiesa sarà in continuità. Per continuare e rinnovare secondo lo spirito della Chiesa. Sulla scelta i criteri non sono umani". Il porporato ha poi aggiunto: "Nelle congregazioni c'è un'atmosfera difficile da spiegare, cerchiamo il bene della Chiesa nelle diversità. Oggi il mondo ha bisogno della buona novella". Sulle tempistiche, il card. Arborelius ha affermato: "Il conclave penso che sarà lungo perché non ci conosciamo".
La votazione nel Conclave
Dopo la Messa Pro eligendo Pontifice e il solenne ingresso nella Cappella Sistina, i cardinali elettori (quelli sotto gli 80 anni) ascoltano l'ordine "Extra omnes"("Tutti fuori") pronunciato dal maestro delle celebrazioni liturgiche. Restano solo i cardinali e pochi addetti. Ogni cardinale pronuncia un giuramento di segretezza, promettendo di non rivelare nulla di ciò che avviene all'interno del Conclave, pena la scomunica automatica. Le votazioni si svolgono in forma scritta. Ogni cardinale scrive il nome del candidato su una scheda. Le schede sono piegate e inserite nell’urna da ogni cardinale, uno alla volta, pronunciando una formula solenne: "Chiamo come mio testimone Cristo Signore che il mio voto è dato a chi, davanti a Dio, ritengo debba essere eletto". Tre cardinali-scrutatori estraggono le schede e le aprono: il primo legge il nome ad alta voce, il secondo ed il terzo controllano la correttezza. I nomi vengono annotati uno a uno...