PECHINO (Cina) -  Gao Fu, capo del Centro Cinese per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, sostiene che il vaccino cinese contro il Covid-19 con proteine ricombinanti , recentemente autorizzato in Uzbekistan, sarà un'altra "arma potente" nella lotta contro la pandemia globale. Gao, membro del 13° Comitato Nazionale della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese, è convinto che il vaccino abbia un processo di produzione relativamente semplice, alti livelli di produzione e che sia facile sia da conservare che da trasportare grazie ai requisiti relativamente bassi per lo stoccaggio. Il vaccino, sviluppato congiuntamente dall'Istituto di Microbiologia dell'Accademia Cinese delle Scienze e da Anhui Zhifei Longcom Biopharmaceutical, è il terzo che la Cina ha fornito ad altri Paesi nel contrasto al Covid-19, dopo i vaccini inattivati e quelli con vettori adenovirali.

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Vaccino con proteine ricombinanti: "Adatto anche alle varianti"

L'alto funzionario cinese ha anche aggiunto che nei test di laboratorio il vaccino è stato in grado di produrre anticorpi neutralizzanti per le varianti del nuovo coronavirus trovate in Sud Africa, Gran Bretagna e Brasile. "Ma sono necessari ulteriori sperimentazioni cliniche per testare la sua efficacia contro le nuove varianti", ha però precisato. "La Cina - ha detto Gao -ha adottato cinque approcci tecnologici per sviluppare vaccini contro il Covid-19: vaccini inattivati, vaccini con proteine ricombinanti, vaccini con vettori adenovirali, vaccini basati su acidi nucleici e vaccini che utilizzano virus influenzali attenuati come vettori". Tra questi, i primi tre sono stati autorizzati all'uso.