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Vaccinazioni in Israele: anche Ikea scende in campo

EPA

Il colosso del mobile svedese mette a disposizione i suoi negozi per aiutare la campagna di vaccinazione in terra israeliana: "Veniamo noi da te"

GERUSALEMME (Israele) - Lo stato di Israele procede a marcia spedita nella sua campagna di vaccinazioni, oltre alla particolare iniziativa che vede coinvolti i bar (una birra o pizza in omaggio) adesso pure il colosso Ikea è entrato in gioco. La multinazionale svedese ha allestito stazioni di vaccinazione nei suoi negozi in tutto il Paese con un'ampia fascia oraria a disposizione dei clienti che va dalle 10:00 alle 17:00. Il Magen David Adom (Mda) e il Ministero della Salute stanno cercando di ampliare il più possibile nel paese i luoghi per somministrare il vaccino, in questo piano sono coinvolti anche i vari centri commerciali: "Il nostro obiettivo principale è far vaccinare tutti, l'idea è che se non vuoi venire da noi, verremo da te. Abbiamo speciali stazioni di vaccinazione pop-up che possono essere installate rapidamente quasi ovunque" sono state le dichiarazioni dell'Mda.

Israele e la progressiva riapertura

Ad oggi sono 4,4 milioni i cittadini israeliani già sottoposti all'iniezione negli ultimi mesi. Grazie a questa rapida campagna di vaccinazione Israele sta alleggerendo le restrizioni: dal 21 febbraio, piscine, palestre, eventi culturali e sportivi, hotel, musei possono riaprire e accogliere solo chi possiede il Green Passport (documento che attesta l'avvenuta la doppia vaccinazione).

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