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Contagio Coronavirus a cena? Ecco come avviene

Getty Images

Uno studio ha fatto luce sulle 26 positività riscontrate in un ristorante di Segromigno (Lucca) lo scorso 21 febbraio

Una cena tenutasi lo scorso 21 febbraio nei pressi di Lucca si è trasformata in uno dei primi focolai Coronavirus della zona. Le norme anti-Covid non erano ancora entrate in vigore e quella serata, passata a Segromigno - frazione del Comune di Capannori - è addirittura diventata oggetto di studio. Ecco cosa ha evidenziato un medico di medicina generale del lucchese: a quella cena l’R0, il numero medio di persone che ogni positivo può contagiare, è risultato compreso tra 7 e 8, ben al di sopra della media che si attesta intorno al 3,8. La ricerca è stata condotta su 47 dei 49 partecipanti alla cena, 26 dei quali sono risultati poi positivi.

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Le condizioni in cui si svolse la cena

Nei 14 giorni precedenti si erano recati a Milano 6 dei partecipanti, 3 dei quali sono risultati positivi e sintomatici e 3 negativi. L'alto tasso di contagi deve essere attribuito secondo gli esperti alle condizioni in cui si svolse la cena: dimensioni ridotte del locale, ambiente chiuso e non areato, assenza di mascherine e di distanziamento sociale. "Alla luce di questo studio - afferma su Facebook il primo cittadino di Capannori - vi chiedo ancora più di prima di rispettare in maniera rigorosa e in ogni occasione le regole anti contagio, anche se fa freddo, la buona norma di areare le stanze".

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