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Minneapolis, Abdul-Jabbar: "Razzismo? È più mortale del Covid-19"

L'ex stella dei Los Angeles Lakers sul quotidiano LA Times ha scritto: "La preoccupazione della gente di colore è che i loro parenti possano essere assassinati"

MINNEAPOLIS (Usa) - Kareem Abdul-Jabbar, paladino dei diritti degli afroamericani, è intervenuto sulla morte di George Floyd. L'ex stella dei Los Angeles Lakers come opinionista del quotidiano LA Times ha spiegato che "forse la principale preoccupazione della gente di colore in questo momento non è se i manifestanti stanno a tre o sei piedi di distanza, o se alcune anime disperate rubano delle magliette o incendiano un commissariato, ma che i loro, figli, mariti, mogli, fratelli e padri rischiano di essere assassinati dalla polizia solo per essere andati a fare una passeggiata o per essersi messi alla guida". Jabbar nella sua amara analisi aggiunge: "Si chiedono se essere nero significhi rifugiarsi in casa per il resto della vita perché il virus del razzismo che infetta questo paese è più mortale del Covid-19". Abdul-Jabbar poi conclude, affranto per quanto sta succedendo: "Il Covid-19 ha acuito le conseguenze, visto che noi neri moriamo a un ritmo significativamente più alto dei bianchi, siamo i primi a perdere il lavoro e osserviamo impotenti come i repubblicani tentino d'impedirci di votare. E intanto sembra si sia riaperta la stagione della caccia al nero".

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