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"Cina, nuova accusa: distrutte le prove dell'origine del Coronavirus"

EPA

Un documento attesterebbe la negligenza volontaria del governo cinese di nascondere lo scoppio dell'epidemia

Una nuova notizia, che può essere inserita tranquillamente nella categoria "cospirazione", arriva dal quotidiano The Daily Telegraph in Australia, che sarebbe entrato in possesso di un documento - redato dall'alleanza di intelligenza "Five Eyes" - che attesterebbe come il governo cinese abbia deliberatamente nascosto o distrutto prove circa lo scoppio iniziale del Coronavirus. Nel documento verrebbero alla luce i sotterfugi messi in atto dalla Cina e illustrerebbe come Pechino inizialmente abbia negato che la malattia possa essere trasmessa tra umani. Inoltre, i cinesi avrebbero impedito ad alcuni medici "scomparsi" di avvertire dell'epidemia e avrebbero rifiutato di fornire dei campioni agli scienziati internazionali che cercavano di trovare un vaccino. Su ordine di Trump, che ha chiesto al governo cinese di pagare un risarcimento per la sua presunta negligenza nel consentire alla pandemia di diffondersi in tutto il mondo, l'ntelligence statunitense starebbe conducendo un'indagine. Infine, secondo il documento il lavoro di un team di Wuhan prevedeva la scoperta di campioni di Coronavirus all'interno di una grotta nella provincia dello Yunnan per ottenere la sintesi di Covid-19 derivato da pipistrelli che non poteva essere curato.

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