Tra la passione per il tennis e le ombre del passato
Fuori dai Palazzi vaticani, padre Bob (come lo chiamano ancora affettuosamente amici e confratelli) ha sempre coltivato una grande passione per il tennis. Da giovane era noto per il suo rovescio potente, che faceva spesso la differenza nei tornei locali. Oggi, gli impegni ecclesiastici non gli lasciano spazio per tornare in campo, ma si definisce ancora con orgoglio “un tennista dilettante”. Un dettaglio che restituisce un'immagine più umana del nuovo Pontefice: misurato nei modi, ma pronto a rispondere con precisione e tenacia. Tuttavia, sull’ascesa di Prevost (Leone XIV) non mancano le ombre. Negli ultimi anni sono emerse alcune accuse gravi legate alla gestione dei casi di abusi sessuali durante il suo ministero episcopale.
A Chicago, lui e il cardinale Blaise Cupich, anch’egli considerato tra i papabili, sono stati denunciati per presunte omissioni tra gli anni ’80 e ’90, quando due sacerdoti agostiniani, poi condannati, avrebbero commesso abusi. Altri episodi risalgono alla sua esperienza in Perù: tre sorelle hanno accusato la diocesi di Ciclayo di aver insabbiato la loro denuncia contro due religiosi. La diocesi ha risposto affermando che l’allora vescovo Prevost le aveva invitate a rivolgersi alla magistratura civile, e che il procedimento canonico fu interrotto per prescrizione dopo l’archiviazione da parte dei giudici peruviani.