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Lea Pericoli è morta: addio alla signora del tennis italiano

Lea Pericoli è morta: addio alla signora del tennis italiano /Agenzia Aldo Liverani Sas

La celebre atleta era famosa anche per l'elegante abbigliamento in campo e per la grazia dei suoi gesti

La vita privata di Lea Pericoli

Lea Pericoli ha vissuto una vita ricca di avventure e successi. Nata ad Addis Abeba durante l'epoca della Guerra d'Etiopia, ad avvicinarla al tennis fu il padre, regalandole la sua prima racchetta. Uno sport che ben presto diventò per lei una grande passione, che coltivò ulteriormente in Kenya, dove venne mandata a studiare. Durante una vacanza in Versilia, a 17 anni, Lea decise di fare del tennis la sua carriera, scegliendo di affrontare la sfida con determinazione. Nel corso della sua vita, ha lottato non solo sui campi da tennis, ma anche contro due gravi malattie. Nel 1973 ha superato un carcinoma all'utero e, successivamente, nel 2012, ha sconfitto un cancro al seno. "Chi cerca di diventare un campione combatte una guerra continua: è uno sport molto educativo che mi ha insegnato molto" ha detto parlando del tennis.

Il cordoglio di Nicola Pietrangeli, Panatta e Malagò

Nicola Pietrangeli ha commentato la morte di Lea Pericoli dicendo: "Lei per me è stata una sorella ed una compagna di vita. Non bastano le parole per descrivere cosa provo". Ai microfoni dell'Ansa ha poi aggiunto: "L'ultima volta ci siamo visti lo scorso anno alle Finals a Torino. Poi Lea si era un po' chiusa in sé stessa. Soffro perché non potrò neanche andare al funerale. Sarò criticato ma spero che la gente capisca". Anche il Presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, ha espresso il cordoglio di tutto il mondo del tennis, ricordandola con affetto e rispetto. Tra i tanti che hanno ricordato Lea Pericoli, anche Adriano Panatta, che a Rainews24 ha detto: "Un grande esempio di eleganza. Era una grande signora fuori dal campo e dentro al campo da tennis. Personaggi come lei sono rari da trovare".

Mentre Paolo Bartolucci in un post su X ha scritto: "Ciao Lea. Non ero più alto della racchetta quando ti ho conosciuto e a tratti abbiamo camminato insieme sui campi di tennis. Saluta il tuo maestro Gino!". Giovanni Malagò, ricordando la celebre tennista, ha detto: "Un'altra notizia che ci lascia una tristezza infinita. Lea la signora del tennis italiano, dello sport in assoluto nel nostro paese. Ha cominciato un percorso arrivato ai nostri giorni, sicuramente di grande successo, è stata un'apripista. Lo sport italiano e la federazione sapranno ricordarla al meglio perché le siamo molto riconoscenti per tutto quello che ha dato, non solo al tennis ma allo sport in generale". 

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