Lunedì 18 ottobre è cominciato lo sgombero dei manifestanti che stazionano, seduti, davanti al varco 4 del porto di Trieste. Gli agenti hanno azionato gli idranti e sparato lacrimogeni per spingere i contestatori fuori dallo scalo. La protesta si è spostata sulle strade e il corteo è arrivato in centro, in piazza Unità d'Italia. I lavoratori, riconoscibili per le tute gialle, hanno costituito un cordone tra la polizia e i no Green Pass per garantire l’incolumità di tutti. Alcuni contestatori sono stati individuati mentre altri hanno dovuto fare i conti con un malore. Un agente, invece, è rimasto ferito. A quanto pare lo sciopero è stato prolungato fino al 21 ottobre: l'obiettivo è quello di "garantire l'accesso libero al porto come abbiamo sempre fatto".