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Stati Uniti, il Congresso certifica la vittoria di Biden alla Casa Bianca

EPA

Dopo l'assalto di alcuni sostenitori di Trump sono stati finalmente ratificati i voti del Collegio elettorale

TORINO - Il Congresso americano ha certificato l'elezione di Joe Biden e Kamala Harris a presidente e vicepresidente degli Stati Uniti, al termine della seduta a camere riunite che ha ratificato i 306 voti ottenuti dal team democratico. Il Parlamento ha respinto alcune contestazioni avanzate da esponenti repubblicani. La seduta era stata interrotta per l'assalto di migliaia di manifestanti pro Trump a Capitol Hill. Biden e Harris giureranno il 20 gennaio. Ora il Paese può tentare di "voltare pagina", come ha auspicato il nuovo presidente degli Stati Uniti. L'allarme però resta alto, dopo un assalto costato 4 morti (tre per emergenze mediche e una veterana dell'aeronatica fan di Trump, colpita al petto dal colpo di pistola di un agente), 13 feriti e 52 arresti. Nella notte sono state trovate e disinnescate dall'Fbi due bombe artigianali vicino ai quartieri generali del partito repubblicano e democratico nel centro di Washington. La sindaca della città, Muriel Bowser, ha esteso l'emergenza pubblica e il coprifuoco fino al 21 gennaio, mentre il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo invierà 1.000 membri della Guardia Nazionale per garantire una transizione pacifica.

Trump è stato isolato

Tutti gli occhi ora sono puntati su Trump, sempre più isolato dopo che il suo account è stato temporaneamente bloccato da Twitter, Facebook, Youtube e Instagram per le sue minacce e le sue accuse sul voto. C'è aria di dimissioni nel suo governo, a partire dal suo consigliere per la sicurezza nazionale Robert O' Brien, dopo quelle già presentate dal suo vice Matt Pottinger e da Stephanie Grisham, portavoce e chief of staff della first lady Melania. E gira l'ipotesi di rimuoverlo con l'impeachment o, piu' facilmente e velocemente, invocando il 25esimo Emendamento. Intanto sembra che il commander in chief sia stato tagliato fuori dalla catena di comando: a dispiegare la guardia nazionale è stato Pence, non Trump. A censurarlo anche un coro di ex presidenti: Barack Obama, Bill Clinton, Jimmy Carter e George W. Bush. Dopo che è stata proclamata la vittoria di Biden Trump ha affermato in una nota: "Anche se sono totalmente in disaccordo con il risultato delle elezioni ci sara' una transizione ordinata verso il 20 gennaio".

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