Ieri mattina tra i primi a calzare gli sci alla Nordic Arena di Dobbiaco (Bolzano) c’era Federico Pellegrino, per testare sci, neve e scrollarsi di dosso il Natale insieme all’unico altoatesino convocato, Michael Hellweger, l’altro sprinter della nazionale azzurra, nono la scorsa stagione a Dobbiaco proprio nella sprint. Un Pellegrino sorridente, solare e questo è il preludio per un Tour importante per il poliziotto delle Fiamme Oro e per un’intervista a cui abitualmente Chicco mai si sottrae.
Facciamo un po’ il punto del suo inizio stagione.
"Per me il bilancio di questo inizio di stagione è discreto. Sicuramente poteva andare molto peggio, ma poteva anche andare meglio, soprattutto le gare di Davos di venerdì dove per una spaccata mancata abbiamo perso il podio. E sabato nella sprint individuale di nuovo al fotofinish non sono riuscito a passare il turno. Però complessivamente direi discreto, perché era arrivato un podio a Lillehammer, cosa che non era per nulla scontata. Sono state discrete anche le gare distance a Ruka e quindi ora eccoci a Dobbiaco".
Le sue previsioni per questo Tour de Ski?
"A Dobbiaco saranno quattro gare con format diversi. Sarà bello perché sono quattro competizioni in cinque giorni e ci si potrà confrontare tra atleti più forti al mondo. E poi sicuramente c'è la Val di Fiemme che, oltre ad essere importante in economia di questa stagione per il Tour de Ski, è rilevante anche soprattutto come preolimpiche per il 2026. Quindi in ordine cronologico la prima sprint in tecnica classica di Fiemme sarà fondamentale, perché è l'unico evento su quel tracciato prima delle Olimpiadi. Poi c'è la Skiathlon, quella invece è una gara che mi interessa un po' meno, ma che però è importante comunque, soprattutto in ottica Tour de Ski. Ma io la vedo molto vicina alla 15 km che abbiamo sempre affrontato lì, tanto dipenderà dal tipo di neve che si troverà quel giorno. E poi c'è il Cermis, dove ovviamente chi è più leggero, e con un motore più potente, può guadagnare tutto ciò che magari nelle sprint ha perso, e quindi sarà sicuramente un avvincente Tour de Ski".
Chi sono gli avversari da temere?
"Ovviamente atleti completi come Klaebo e Amundsen sono i favoriti, penso che sarà difficile per loro avere dei rivali, anzi credo che se la giocheranno loro due. Ho sciato stamattina (ieri per chi legge) e devo dire che come sempre le piste di Dobbiaco sono preparate al meglio e sono decisamente pronte per questo Tour de Ski. Non so nulla della pista della 20 km, però credo sia un qualcosa a cui pensare dopo le gare di questo fine settimana. Pronti via ed ecco la sprint di domani e lì cercherò di andare avanti come ho iniziato nelle due sprint a skating di questa stagione, quindi correndo da protagonista, e quello è già il primo obiettivo. Sicuramente però come Tour de Ski sarà una gara già importante per quel che riguarda gli abbuoni dei secondi. La gara di domenica invece è una mass start, quindi l'obiettivo è stare quanto più possibile nel gruppo di testa ed eventualmente giocarsi le proprie carte negli ultimi frangenti. Comunque saranno tutte molto dure le gare di questo Tour perché con le previsioni attuali, con bel tempo e piste scalfite nel marmo, sono proprio perfette e sono condizioni 'facili' per tutti, quindi tutti gli atleti con diverse caratteristiche fisiche e muscolari riusciranno ad esprimersi al loro meglio, e questo vuol dire che aumenterà di molto la concorrenza".
Tranne qualche rara defezione, sono attesi al via tutti i protagonisti della Coppa del Mondo overall e soprattutto della CdM sprint: occhi puntati su Klaebo, Valnes e Northug (Even, fratello minore di Petter) sul podio della standing sprint, ma al quarto posto c’è proprio il nostro Pellegrino, ottimo 3° a Dobbiaco nel 2023 e 1° nel 2015. Manca la leader di Coppa Sprint Sundling (Sve), ma le due inseguitrici Myhre (Nor) e Joensuu (Fin) saranno al via, come Therese Johaug che a Dobbiaco ha colto 2 vittorie, 2 secondi e 2 terzi posti. L’Italia per la sprint punta su Nicole Monsorno.