Da sempre sono lì a un passo dall’Arena civica, oggi Gianni Brera. Il loro covo in via Canonica civico 23 non è mai cambiato e ha visto passare la storia del podismo, oggi running, milanese. 50 anni, nozze d’oro, per il mitico Road Runners Club Milano, nato nel 1971 con un solo obiettivo: ‘Correre in salute ed in allegria’, ovvero correre per benessere, per stare in amicizia, per divertimento. Oggi termini quasi abusati ed inflazionati, ma se ripensiamo all’Italia nel 1971 c’è qualcosa di tremendamente avanguardistico in queste semplici parole valide e di gran moda ancora oggi.
I FONDATORI - Tutto merito di chi fondò il club bianco e azzurro, ovvero Isolano Motta, classe 1937, ancora oggi Presidente eletto ogni 2 anni e l’ex velocista azzurro Giancarlo Sisti che proprio lì davanti, in via Canonica, è stato proprietario per decenni di un negozio specializzato per scarpe da corsa. Chiodate o da running, da passeggio o da tanto altro, Sisti Sport era una istituzione e uno dei pochissimi in circolazione in tutta Italia.
Già il nome ‘all’inglese’ Road Runners, come ad esempio i mitici organizzatori statunitensi dei Road Runners New York, fa capire quanto si guardava avanti già in quegli anni. Non società podistica, non marciatori, non camminatori, come centinaia di società venivano fondate in quegli anni, ma: Road Runners.
IL PASSATO - E chi l’avrebbe mai detto in quel 1971 che poi sarebbero arrivati migliaia di soci e decine di attestati di riconoscimento quali, trai i più importanti, nel 2001 il premio "Mens sana in corpore sano" dall′Università degli Studi di Milano, poi nel 2011 l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano. Il Coni si è espresso dapprima nel 2003 con la "Stella di bronzo al merito sportivo", nel 2010 quella d’argento e oggi si controlla la casella della posta in attesa della Stella D’Oro. Arriverà? La speranza c’è, nel frattempo se si ripensa a quanto accaduto in questi cinque decenni dove tanto è cambiato è bene sottolineare le oltre 30 medaglie europee e mondiali Master e le oltre 100 medaglie d’oro vinte nei vari Campionati Italiani sempre tra i Master.
Il taglio amatoriale del Club non ha impedito il raggiungimento di prestigiosi traguardi sia in campo organizzativo sia in campo agonistico. Con orgoglio e un pizzico di nostalgia vanno ricordate le organizzazioni di 16 edizioni della Maratona d′inverno (Parco di Monza) dal 1971 al 1987, 7 edizioni della Maratonina di Monza dal 1986 al 1992, 9 edizioni della 24 x 1 ora dal 1973 al 1981, 9 edizioni del Meeting internazionale per atleti master su pista dal 1993 al 2002 e i Campionati Italiani individuali master su pista nel 2000.
Le edizioni della maratona, epiche e pionieristiche, ben lontano dai format odierni, hanno certamente contribuito allo sviluppo italiano della specialità. Vi hanno partecipato i migliori atleti italiani degli anni ‘70 e ‘80 quali Cova, Panetta, Bordin, Fava, Marchei, Bernardini, Pimazzioni, Cindolo, Ambrosini, Brunetti, Magnani, Sommaggio, Scozzari, Moretti, Brutti, Alliegro ecc. fra le donne Cruciata e Gargano. Fra gli stranieri il più significativo, il gallese Steve Jones, vincitore di una maratona di New York. Molti soci Road sono stati validi dirigenti in altri organismi tanto da fondare società e addirittura due federazioni nazionali. Altri sono tuttora validi giudici, cronometristi, tecnici, giornalisti, massaggiatori, medici nell′ambito societario o federale. Vi sono anche atleti che hanno iniziato l′attività ‘nei Road’ e che passati ad altra società per svolgere attività assoluta hanno vestito la maglia azzurra. Parliamo di Maria Pia D′Orlando, Mara Cerini, Luca Raisoni, Mauro Canaglia, Enrico Saraceni.
FOGAR – Tra i tanti personaggi targati ‘Road Club Milano’ merita una citazione l’avventuriero Ambrogio Fogar, tesserato per tanti anni con il club di via Canonica. Ambrogio correva e si allenava continuativamente, in particolare al Campio Giuriati, condizione necessaria per stare in forma per raggiungere i suoi obiettivi e entusiasmare con le sue mitiche imprese.
OGGI – A spiegarci ‘come sta oggi il Road Runners Club Milano’ è Elena Zanzottera Ferrari, Segretario e Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne: “Siamo 700 soci, 200 sono anche tesserati per la Fitri e circa 50 per la federazione ciclismo. Anche durante il lockdown causa Covid non ci siamo voluti fermare e abbiamo tenuto alto il morale dei nostri soci e l’attenzione organizzando corse e staffette virtuali e solidali. Cito alcuni nomi come “May I Run” dove si correva sulla distanza dei 5km poi il “Ritorno alla corsa”, la “Prova a prendermi”, ancora “Per un pugno di secondi” e “Momenti di gloria”. Gare aperte anche a chi non è tesserato ‘Road’, l’importante era tenere alto il morale e fare nuove amicizie”.
IL FUTURO – “Ci tengo a precisare che da sempre, e credo per sempre, nel direttivo erano, siamo e saremo, sempre dei volontari – continua Elena Zanzottera Ferrari -. Amiamo questo Club e cerchiamo di dare tutti il massimo. Nel futuro, che è già iniziato, innanzitutto vi sarà in autunno una grande festa proprio per questi 50 anni, poi una serie di eventi che si protrarranno anche nel 2022, sempre inerenti ai festeggiamenti. Causa Covid in primavera abbiamo potuto far poco, speriamo di poter svolgere quanto abbiamo in mente nei prossimi mesi. Ancora, tra le iniziative, c’è la volontà di allenarsi sempre con la maglia societaria che quindi non sarà usata più solo in gara ma sempre. Vogliamo creare un legame forte con i nostri colori, un’identità sempre ben marcata. Siamo orgogliosi di questi 50 anni, vogliamo far correre Milano ancora per tanti anni”.