Scalare la vetta del WPT è una grande impresa, considerato il livello dei giocatori spagnoli. Ma i nostri azzurri ce la stanno mettendo tutta, con sacrificio e lavoro, per avvicinarsi a quelle posizioni anche se la strada è ancora lunga. Una crescita step by step, che di recente ha visto il terzo italiano, Denny Cattaneo, entrare nei primi 200 della classifica WPT, dopo Michele Bruno e Simone Cremona: "Sono molto contento – ci racconta in esclusiva il giocatore lombardo –, il duro lavoro paga sempre. Mi ero posto come obiettivo di entrare tra i primi 150 a fine stagione, spero di riuscirci". Denny Cattaneo ha conosciuto il padel nel 2015 ed è stato subito amore a prima vista: "Ero in vacanza in Andalusia con i miei genitori, all’epoca giocavo ancora a tennis. Ho visto questo campo di padel e mi sono divertito subito dalla prima volta, giocando con signori di 50-60 anni che mi spiegavano i colpi. Ho fatto un po’ di gavetta con questi veterani. Tornando in Italia, mi sono informato dove ci fossero campi, iniziando con Gustavo Spector, mio attuale allenatore in Italia, al Gardanella Sport Village". Per crescere c'è sempre bisogno di buoni maestri e saggi consiglieri, ciò che ha avuto Denny: "Beppe Sinisi mi ha fatto capire l’importanza di andare in Spagna ad allenarmi, se volevo migliorare. Dopo il Master di Madrid visto dal vivo, da gennaio 2015 vado ogni anno in Spagna nei mesi invernali per preparare la stagione. Ora mi alleno a Valladolid con Gustavo Pratto, uno dei migliori allenatori del mondo, lo consiglierei a chiunque". Alla finestra ci sono gli Europei, dove l’Italia ci arriva da campione in carica: "Siamo tra le favorite per arrivare al secondo posto – il commento del giocatore azzurro, ora in forza al Padel Milano –. Al primo posto vedo la Spagna, è ancora troppo lontana per competere con loro. Il nostro obiettivo sarà arrivare secondi". Denny Cattaneo è anche Maestro Nazionale FIT, ma al momento il suo sguardo è rivolto solo al campo: "Al momento penso solo a giocare. Dopo mi piacerebbe molto aprire dei miei campi, per aiutare i ragazzi giovani a crescere e avvicinarsi a questo sport, anche a livello agonistico. Il futuro del padel è nelle loro mani".