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Nuoto, Paltrinieri torna in Italia. Ora tutto su Ceccon

Due giorni senza acuti degli azzurri con capitan Greg che alza bandiera bianca. Tocca alla Pilato

Cinque giornate sono finite nell’album dei ricordi in questi Mondiali 2023 di nuoto in vasca lunga a Fukuoka, in Giappone, e il bilancio italiano è di 1 oro e 4 argenti. Il Bel Paese, nel medagliere specifico della specialità delle corsie, è in quinta posizione, negli ultimi due giorni non ha centrato podi e ieri non era presente neanche nelle finali. Alla prova dei fatti, partendo dalle tradizioni nostrane, cinque medaglie mondiali non sono poche e, nello stesso tempo, l’oro ottenuto da Thomas Ceccon nei 50 delfino ha una valenza storica perché nessun azzurro era mai riuscito a mettersi al collo metalli iridati su questa distanza e sulle altre dello stile citato in vasca lunga.

Inoltre, la continuità nella top-3 della 4x100 sl maschile tra varie competizioni internazionali è altrettanto rimarchevole. È evidente, però, che solo otto fi nali, di cui sette a livello maschile e una al femminile, sono un segnale d’allarme per quanto non è stato fatto soprattutto dalle “seconde linee”. Si è parlato di un’annata in cui si è scelto un po’ di tirare il fi ato, dopo stagioni spinte al 100%, e anche di qualche acciacco che ha minato la condizione generale. In tutto questo, si deve prendere atto della crescita esponenziale del livello mondiale, come la finale degli 800 sl uomini ha rappresentato in maniera molto chiara.

Paltrinieri via da Fukuoka: non gareggia nei 1500 sl

Legata proprio a questo, la decisione di Gregorio Paltrinieri di lasciare il Giappone e di non gareggiare nei 1500 sl. L’ottavo posto nell’atto conclusivo delle 16 vasche ha posto l’accento sulla forma imperfetta per problemi di salute del capitano azzurro, che quindi vede interrotta la sua serie di podi mondiali consecutivi (5) nella specialità da Barcellona 2013. "Una decisione assolutamente necessaria, non aveva senso stare qui a lottare con una condizione di salute precaria che ci portiamo dietro da quasi un mese - sottilinea il suo tecnico Fabrizio Antonelli -. Greg ha bisogno di stare a casa e riposarsi. Teneva molto al suo ruolo di capitano e ha lasciato ai ragazzi un messaggio motivazionale da pelle d’oca. Ha capito che era la scelta più giusta per stare bene. Lui ha lottato fi no in fondo, poi bisogna avere la maturità di capire quando dare la priorità alla salute per preparare battaglie più importanti".

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