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“Non sono italiana perché mulatta? Ripugnante”: Sara Curtis, il duro sfogo

“Non sono italiana perché mulatta? Ripugnante”: Sara Curtis, il duro sfogo LAPRESSE
La nuotatrice azzurra va negli Stati Uniti, verrà allenata dal CT del Team USA a Parigi 2024: "Migliorerò come atleta e come persona"

Sara Curtis saluta l'Italia. La nuotatrice azzurra, che ha scritto il nuovo record nazionale dei 100 metri stile libero in 53″01 (battendo il 53″18 di Federica Pellegrini del 2016), si appresta a sbarcare negli Stati Uniti presso la Virginia University, dove verrà allenata da Todd DeSorbo, ct della nazionale USA a Parigi 2024, per migliorare le sue performance e proseguire negli studi come dichiarato nell'intervista rilasciata al CorSera: "Io non sto andando negli Usa per divertirmi ma per migliorarmi come atleta e come persona. Non sto proprio scappando, il tricolore lo vestirò per sempre perché sono italiana. Era dallo scorso settembre che ci stavo pensando, alla fine ho deciso di buttarmi. Se il treno passa in un determinato momento, è per un motivo preciso".

Sulla lotta al razzismo

Nel corso dell'intervista l'atleta italiana ha anche trattato il tema del razzismo e dell'odio social ribadendo: "Io sono italiana ad ogni effetto. Mia mamma è nigeriana e il mix di culture da cui provengo è il mio grande arricchimento. Sentirmi dire che non sono italiana solo perché mulatta è ripugnante. Ma combatto queste cattiverie con serenità e ironia - aggiunge - Alcuni scrivono che il mio record italiano in realtà è un record nigeriano… Frasi che mi fanno ribrezzo, dovrebbero sfogliarsi la Costituzione, sapere che tra i requisiti per avere la cittadinanza c’è quello di avere almeno un genitore italiano. Mio papà è italiano, mia mamma è nata in Nigeria: essere nata da due culture diverse è il mio grande arricchimento"

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