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Giro d'Italia, nel 2020 si partirà dall'Ungheria

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Il prologo a Budapest e le prime tre tappe oltre i confini, poi si tornerà a pedalare nello Stivale dalla Sicilia. Il resto è ancora da decidere, ma per le grandi salite verranno presi in considerazione il Gavia e lo Zoncolan

TORINO - A poche ore dal trionfo di Richard Carapaz al Giro d'Italia, si programma già l'edizione 2020. Per la quattordicesima volta nella sua storia, la corsa a tappe rosa partirà oltre i confini dello Stivale. Per l'edizione numero 103 è stata scelta l'Ungheria come Paese di partenza: si tornerà in Italia, per l'esattezza in Sicilia, solo dopo le prime tre tappe. 

CARAPAZ, IL RE DEL GIRO

Si parte da Budapest. Si cercherà di rifare il Gavia

Oltre al rientro in Sicilia, non si hanno più certezze. L'isola ospiterà certamente la 'Grande partenza' del 2021 ed è il miglior punto di partenza per risalire l'Italia dal sud, anche perché nell'edizione di quest'anno è stato saltato a piè pari. Per le grandi montagne ancora si devono valutare le opzioni: c'è l'idea di rifare il Gavia, che in questa edizione appena conclusa è stato cancellato per la troppa neve. Probabilmente sarà inserito anche il 'Kaiser della Carinzia', lo Zoncolan.

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