Mattia Furlani contro Miltiadis Tentoglou, Nadia Battocletti contro Beatrice Chebe, oppure il ritorno di Filippo Tortu nei 100m e le speranze di vedere ‘Gimbo’ saltare a Roma, su quella stessa pista che lo ha confermato campione europeo, davanti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Appuntamento al 6 giugno, allo stadio Olimpico, per la tappa romana del Golden Gala che mette in palio punti importanti per la finali di Diamond League a Zurigo. Ma non solo, sarà anche uno step importante in vista di un’estate che poi culminerà con i mondiali in Giappone, per questo i tanti atleti in gara nella Capitale saranno in cerca di risposte. E il cast annunciato per la 45^ edizione (diretta Rai 2) è stellare: 10 campioni olimpici, di Parigi o di edizioni precedenti, 62 vincitori di medaglie delle massime competizioni globali (Giochi e Mondiali), 20 gli atleti italiani in pista e 14 discipline nelle quali si gareggerà nella notte dell’Olimpico. Ci sarà lo sprinter statunitense Fred Kerley nei 100 metri con gli azzurri Tortu e Chituru Ali. Arriverà direttamente dalle Olimpiadi la due volte regina dello stade de France Beatrice Chebet (Kenya) che nei 5000 troverà Nadia Battocletti e - novità delle ultime ore - l’etiope primatista del mondo Gudaf Tsegay.
Golden Gala, assente Jacobs
Assente, invece, l’oro olimpico di Tokyo, Marcell Jacobs, mentre sta provando a fare il possibile per recuperare il capitano della nazionale azzurra e anche lui oro olimpico in Giappone ma nel salto in alto, Gianmarco Tamberi. Stessa disciplina che vedrà gareggiare Stefano Sottile, quarto a Parigi, mentre nei 110 ostacoli protagonisti Lorenzo Simonelli e nel peso Leonardo Fabbri. Tanti giovani che a detta del presidente Fidal, Stefano Mei, rappresentano «la più forte generazione di sempre». «E per noi è motivo di grande orgoglio - dice ancora il n.1 federale -. Con ragazzi come quelli che abbiamo vado in poltrona tranquillo, perché tutti quelli che parteciperanno avranno la possibilità di vincere. Questi ragazzi stanno offrendo un’immagine dell’Italia all’estero straordinaria». Un simbolo, più di altri, in questo momento è Furlani, campione del mondo indoor di salto in lungo e bronzo a Parigi, dove sul primo gradino c’era quel Tentoglou, al quale ieri ha lanciato la sfida. La forma non potrà essere delle migliori perché il lunghista romano sta lavorando affinché il picco sia durante i mondiali con il lavoro più pesante che comincerà dai primi di luglio.
Le parole di Furlani
Ma alla gara davanti al pubblico di casa ci tiene, soprattutto se dall’altra parte della pedana c’è il rivale greco. «Sto cercando di avvicinarmi il più possibile a lui, fino a superarlo - spiega l’azzurro nel giorno della presentazione della tappa romana di Diamond League -. Il Golden Gala sarà un’ottima occasione per scontrarci in un contesto stimolante, di più c’è solo il mondiale». E per ridurre il gap Furlani ha provato anche l’esperienza all’estero, infatti proprio in queste ore è tornato da Atlanta dove si è allenato con i miliori, Lyles compreso. «È un’esperienza che mi ha fortificato - dice ancora -. Volevo uscire dalla mia comfort zone per mettermi alla prova». E lo ha fatto. Nei prossimi mesi si vedranno i risultati e magari qualche test nei 100m nonostante alcune lacune siano ancora da colmare. «Ma il tempo e l’esperienza faranno il resto». Parola di un giovane saggio, Mattia.