"Se un'atleta andava bene, andava bene a tutti - ha detto ancora Schwazer - se andava male, si cercava di essere ben distanti, per poter dire: 'è uno che andava per conto suo, era uno che si allenava in Germania da solo'. Nel mio caso è successo così. Donati mi ha fatto riflettere su come l'atleta venga anche usato". Rio? "Bisogna essere sempre realisti - la sua risposta -: io non gareggio da tre anni e penso da atleta vedremo quello che si può fare, giorno per giorno. Non posso pensare adesso alle Olimpiadi, devo pensare a piccole gare". Per il suo tecnico, Sandro Donati, "lo sconto di pena è regolato da un codice mondiale, che prevede determinate situazioni di collaborazione e quindi si dovrà semplicemente valutare se la sua collaborazione rispecchia quell'articolo del codice, e a me sembra che lo rispecchi in pieno".
"Se un'atleta andava bene, andava bene a tutti - ha detto ancora Schwazer - se andava male, si cercava di essere ben distanti, per poter dire: 'è uno che andava per conto suo, era uno che si allenava in Germania da solo'. Nel mio caso è successo così. Donati mi ha fatto riflettere su come l'atleta venga anche usato". Rio? "Bisogna essere sempre realisti - la sua risposta -: io non gareggio da tre anni e penso da atleta vedremo quello che si può fare, giorno per giorno. Non posso pensare adesso alle Olimpiadi, devo pensare a piccole gare". Per il suo tecnico, Sandro Donati, "lo sconto di pena è regolato da un codice mondiale, che prevede determinate situazioni di collaborazione e quindi si dovrà semplicemente valutare se la sua collaborazione rispecchia quell'articolo del codice, e a me sembra che lo rispecchi in pieno".