Una diagnosi di tumore ha interrotto i sogni di Martina Cannarozzi, cestista 31enne milanese della Rondinella di Sesto San Giovanni. I medici glielo hanno comunicato, nel giorno in cui firmava il rogito della casa insieme al compagno, aggiungendo che dovrà stare lontano dai campi per almeno tre anni.
Oltre al mutuo appena acceso, Martina dovrà fronteggiare numerose spese dipendenti dalla malattia, per questo ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe già arrivata a 17mila euro.
“Poco prima di Natale - racconta - durante un semplice riscaldamento prepartita, ho sentito un dolore improvviso. In un attimo, mi sono ritrovata in ambulanza. Dopo un mese di visite, esami e attese interminabili,è arrivata la diagnosi.
“Come se non bastasse - continua - in un momento che sarebbe dovuto essere di pura felicità, è arrivata un'altra doccia fredda: le cure che dovrò fare avranno come conseguenza la sterilità. Ora, invece di costruire il nostro domani, sto lottando per esserci”.
La cestista, nei prossimi mesi, dovrà affrontare: 13 cicli di chemio intensiva per ridurre il tumore e renderlo operabile, un intervento delicato per rimuoverlo, eventuali settimane di radioterapia e un futuro incerto, “che dipenderà da come reagirà il mio corpo”.
“Il Sistema Sanitario Nazionale - prosegue - copre le cure principali, ma la malattia porta con sé una valanga di spese extra che dobbiamo affrontare da soli, tra le quali: parrucca, svariati prodotti per la pelle, alcuni farmaci per effetti collaterali, costi per interventi di crioconservazione che nel mio caso ho dovuto affrontare con estrema urgenza per via dell'inizio impellente della chemio, secondi pareri medici,integratori fondamentali, esami extra”.
A questi vanno aggiunti gli adattamenti in casa per il recupero e il supporto psicologico.
“Nei momenti più difficili - conclude - chiudo gli occhi e mi vedo di nuovo sul campo. Sento il pallone tra le mani, le voci delle mie compagne, l’adrenalina della partita. Spero di tornarci presto”.