Schuurs e Ricci crescono con il passare dei minuti. Male Diaz, De Ketelaere e la difesa rossonera
Al 44' pt si inventa un rinvio rasoterra intercettato e ribaltato nella sua area: da ringraziare il tempismo di Djidji su Origi. E poi, al netto della (non) decisione di Abisso, perché uscire così, consentendo al Milan di riaprire la partita?
Si regala la prima rete in granata con un movimento che manda all'aria la retroguardia rossonera e un colpo di testa preciso. Non solo: in fase difensiva non perde mai il senso della posizione. Leggi alla voce Origi.
L'inizio è complicato, quando va in confusione sulle folate rossonere: si aprono buchi che l'indolenza di Leao non trasforma in gol. Riparte facendosi notare in area rossonera al 20' pt con un destro centrale, segue prestazione di estrema attenzione
6.5 Entra in una situazione complicata, risponde con vigore.
Vale lo stesso discorso fatto per Schuurs, solo gli errori altrui fanno sì che la serata non diventi subito più complicata. In più aggiunge un controllo così così che, per poco, non si trasforma in una opportunità per Leao. Poi si riprende con costrutto, fino al patatrac costruito con Milinkovic-Savic (e Abisso).
Puntella le situazioni più complicate nel marasma finale
Si trova nella zona potenzialmente più complicata, se la cava egregiamente togliendo spazi e fiato a Theo Hernandez. Poche le opportunità concesse al rossonero e il nervosismo di fondo del francese è una medaglia che Singo può appuntarsi al petto
Essenziale in ogni situazione, si carica la squadra sulle spalle dopo i primi minuti di confusione generale. Dà fastidio al portatore di palla fi n dalla trequarti, contribuendo a inaridire le fonti del gioco. Ci prova con poca fortuna dal limite
I primi minuti sono da dimenticare, preso due volte sul tempo da Pobega per opportunità che creano più di un brivido. È bravo a non scomporsi, fi no a dare un contributo decisivo sul trequartista rossonero. Prima prende le misure a Brahim Diaz, facendolo uscire via via dal match con l'agonismo. Quindi riserva identico trattamento al più potente fi sicamente De Ketelaere. Linetty (39' st) ng.
Aspetti Theo sulla fascia sinistra e invece scopri lui, dall'altra parte. I calci piazzati che creano tanti grattacapi (vedi la punizione del vantaggio) e una continua presenza che mette in difficoltà Kalulu. Più complicato da gestire il dinamismo di Dest, missione comunque compiuta
Poche cose, ma fatte bene. Vedi il gol, quando si fa trovare al posto giusto sull'assist di Vlasic per una rete che mancava dalla prima giornata, trasferta vittoriosa a Monza. Adopo (39' st) ng
Già basterebbe l'assist per il raddoppio di Miranchuk, ma è doveroso aggiungere una prestazione senza cali di tensione, senza mai tirare indietro la gamba e, soprattutto, senza perdere mai in lucidità.
Non ha segnato, è vero, ma è stato una continua spina nel fi anco, pronto ad andare per primo in pressione per impedire una tranquilla ricostruzione dal basso. E c'è una sua acrobazia di testa all'origine del 2-0.
Vivace, pronto a organizzare problemi.
Una partita di coraggio e intelligenza, con la bravura di aver saputo mantenere la calma dopo una partenza totalmente slegata. Toro bravo a punire le distrazione altrui con una concretezza che crea la differenza. Allontanato dal campo per le proteste sul gol di Messias
Dà l'impressione di poter far qualcosa di più sul secondo gol. Attento su Pellegri al 19' pt.
Perde Djidji in occasione dell'1-0, la sua fascia è quella presa maggiormente di mira (con ottimi risultati) dalla squadra di Juric
Decisione e corsa, proponendo inviti non sfruttati
Inizio sontuoso per senso dell'anticipo, poi esce in ritardo sul cross di Lazaro per Djidji ed è coinvolto nell'assetto sbagliato del 2-0
Duello di fisico e velocità con Pellegri, con due distrazioni: veniale la prima al 19', per il tiro annullato in angolo; decisiva la seconda, quando nasce la rete di Miranchuk
Poca continuità sulla sinistra e i consueti segnali di nervosismo quando la partita non gira
Avvio più che incoraggiante, che mette in imbarazzo il Toro sulle linee di passaggio. Quindi è coinvolto nelle fatiche che portano all'uno-due granata, anche se resta il solo a lottare con decisione fino al 90'
Sostiene l'assalto finale, ma è confuso
Comincia con due azioni di rottura che confondono Ricci, poi smarrisce davanti ai suoi ex tifosi il senso della misura e della posizione
Bella l'imbucata al 6', con cui avvia l'azione che piazza Leao a tu per tu con Milinkovic-Savic. Poi viaggia a corrente alternata, fino alla furbata sul gol. Giroud (33' st) ng.
Mette due volte Leao nelle condizioni migliori per colpire, quindi scompare quando viene preso in consegna da Ricci.
Si butta nella mischia con coraggio, senza costrutto però
Ha due occasioni d'oro nei primi 6', le sbaglia malamente (soprattutto la seconda). Segue una prestazione fatta di tocchi spesso indecifrabili, atti più a mettere in difficoltà i compagni che gli avversari
Offre maggiore concretezza, non basta
Poco prima dell'intervallo ha una palla buona per provare ad accorciare, bravo Djidji a portargliela via, nella ripresa due opportunità non sfruttate in area
Indecisioni gravi dietro e poca precisione davanti: due campanelli d'allarme un vista del Salisburgo
Perde progressivamente di mano la partita, contribuendo alla tensione fi nale. Gialli eccessivi all'inizio, le decisione di non intervenire sulla spinta di Messias ai danni di Buongiorno, un recupero sempre più allungato nel finale e la sensazione offerta di non essere all'altezza della situazione