Segna un gol fantastico, semina gli avversari con sconcertante facilità, tiene il pallone e si fa fare fallo. Fa tutto. E molto bene. Uno così può cambiare la vita al Toro. Boyé (36’ st) ng
In avvio di ripresa para il rigore di Pulgar che avrebbe permesso al Bologna di agguantare il pari e complicare la gara: ancora decisivo. Qualche sbavatura nei rinvii
Bravissimo. E non solo per il gol che ha spianato la strada. Sin dall’inizio, con la sua grinta e la sua spinta, ha dato la carica. E gioca titolare da oltre tre mesi
Un’altra partita perfetta. Non ha sbagliato niente. E che bello vederlo uscire con il pallone tra i piedi a testa alta. Giocatore di grande qualità. A modo suo, un leader.
Sporca un po’ (tanto) la sua prestazione con con quel fallo da rigore che poteva costare caro. Poi se la cava, trainato dagli altri suoi compagni in giornata di grazia
Bello ed elegante, stavolta anche incisivo. Vertice alto della mediana, è sempre dentro l’azione, anche quella che può sembrare meno importante. Avanti così
Gioca con grandissima determinazione la partita che gli vale il riscatto definitivo da parte del Toro: tiene alta, altissima, l’intensità in mediana. Ed è la svolta
Interpreta bene le richieste iniziali di Mazzarri: straripante in ogni circostanza. Poi si fa male. Acquah (35’ pt) 6.5 Entra e fa il suo. Perfino con ordine
Si divora un paio di gol semplici. Poi firma il 3-0 con una folgorante giocata da campione. Lui non lo è, ma potrebbe diventarlo. Fondamentale al di là dei moduli
Suo l’assist del primo e del secondo gol: assolutamente decisivo. Cresce partita dopo partita, corre tanto, morde gli avversari. Può diventare importante
Non ha cambiato sistema, dispensando giusto qualche dritta, magari anche semplice: fatto sta che, con pochi accorgimenti tattici, il Toro ha fatto godere