Portierone, mamma mia che interventi. Uno più bello dell'altro. Se non ci fosse stato lui il Toro sarebbe tornato a casa sconfitto. Il problema è quando non ci sarà più perché a fine stagione solo un miracolo lo può trattenere. Ci andrebbe un investimento importante, un segnale da grande club.
A destra la squadra è inesistente. Non che a sinistra le cose siano tanto migliori ma dalle parti di Zappacosta e Benassi c'è il vuoto. O meglio la nullità. Il giocatore, tra l'altro, non è riuscito ad andare ad aiutare Barreca in occasione del secondo gol viola firmato Kalinic. Ci vuole più grinta, cattiveria. Così si va a fondo. Nella ripresa un'azione importante. L'unica, però.
In occasione della prima rete viola, quella che ha tagliato le gambe e offuscato la mente, non chiude su Saponara. Doveva contrastarlo con la durezza del difensore centrale che non chiede niente a nessuno. Moretti, invece, dovrà chiedere scusa ai compagni e al tecnico per l'attimo di indecisione.Nel secondo tempo ha il merito di servire a Belotti l'assist del 2-1.
Un'altra partita da ricordare in senso negativo, un'altra esibizione piena di pecche e lisci. Uno è stato, addirittura, clamoroso. Mihajlovic gli ha voluto evitare altre brutte figure lasciandolo nello spogliatoio.
Da sostanza alla difesa, ci voleva uno come lui. Bene, bravo, bis.
Si fa sovrastare da Kalinic in occasione del secondo gol viola. Dentro l'area bisogna usare più cattiveria agonistica, il tuo avversario non deve saltare. E invece il croato, riserva di Mandzukic in nazionale, ha fatto quello che ha voluto. E', comunque, l'unico errore del ragazzo...
Con la viola in vantaggio si divora la palla del possibile 1-1. Si prende un'ammonizione che gli costerà la squalifica per la prossima partita contro il Palermo. Poi cresce assieme alla squadra. Meglio tardi che mai.
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Prova a costruire qualche cosa di buono, ma non sempre ci riesce. Anzi, il più delle volte va in difficoltà.
Va molle prima sul contrasto con Borja Valero. E da qui, complice Moretti, arriva il vantaggio della Fiorentina. Nel secondo tempo, con il passare dei minuti, sale di tono e riesce a dare un po' di sostanza alla sua prestazione con l'assist del 2-2 a Belotti...
A corrente alternata. Più giù che su. Una prestazione che non soddisfa. Con le sue qualità tecniche deve fare di più.
Svogliato è il termine giusto. Riesce a sbagliare un altro rigore (il terzo) calciando in maniera scomposta: schiena dietro, piatto e palla che schizza la traversa. Con più concentrazione avrebbe tirato meglio. Poi, però, si accorge di aver toccato il fondo e segna due gol. Uno facile, facile, l'altro da campione. E torna ad aiutare. Il rigore sbagliato l'ha sbloccato. Sì, questo è il Belotti che tutti conoscono e vogliono.
Si procura il calcio di rigore fallito dal Gallo ma è l'unico lampo di una partita che non è stata come lui avrebbe sperato. Comunque vale, l'azione.
Stavolta ha acceso la squadra.
A rimediato a partita in corso, soprattutto con l'innesto di Rossettini. Quando dal 2-0 si passa al 2-2 bisogna fare i complimenti. Si vede che i granata hanno giocato per il loro tecnico. Sono con lui. E su questo, che non è poco, si può ripartire.