La partita dei granata secondo il nostro Alessandro Baretti
Il biglietto da visita è una parata in controtempo su Oikonomou (4’ pt). Becca due reti da Dzemaili - sul 2-0 poteva essere più reattivo -, ma evita il tris su Verdi.
Prova in linea con quella del compagno.
Si perde Dzemaili sull’1-0. Nel complesso non demerita, però è spesso coinvolto negli episodi decisivi a sfavore del Toro.
Fa a sportellate con Destro e non si fa portare fuori posizione.
Maluccio pure e lui e spiace, se si va con la mente alle tante prestazioni positive del girone d’andata.
Ha due opportunità su a angolo, ma non le concretizza.
Lento, appannato e molle in interdizione. Deve tornare al più presto il regista utile nella circolazione di palla e nella protezione della difesa.
Mentalmente bloccato.
Il centrocampista che piace alla Roma si ripropone in versione scialba: se le qualità tecniche non compensano i limiti in interdizione, di Baselli si
perdono le orme.
Il primo tempo fa ben sperare. Tuttavia, quando nella ripresa ci sarebbe stato bisogno del suo cambio di passo e del suo sinistro spesso letale, dello spagnolo si perde il segnale.
Fatica da centravanti: il confronto con Belotti è impietoso. Pure a inizio stagione non segnava, ma apriva spazi, si portava dietro uomini, recuperava
palloni. Nulla di tutto questo, al Dall’Ara.
Non riesce più ad andare via in dribbling. Al 40’ pt calcia una punizione precisa, ma senza la necessaria forza per superare Mirante.
Come gli attaccanti che con l’ingresso di Martinez schiera per ribaltare il risultato. Così facendo, però, annulla o quasi le possibilità di rifornire un reparto congestionato. Toro reduce da un solo successo nelle ultime 7.