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Napoli, le pagelle Scudetto: Giuntoli costruisce, riscoperta Meret, Lobotka fa girare

il meccanismo di Spalletti, il tecnico si merita il 10. Tutti i voti alla stagione di Raffaele Auriemma
FOTO MOSCA
1 di 28 Meret 7.5 È stato il più utilizzato da Spalletti nell’anno della definitiva consacrazione in Serie A. E pensare che fino a pochi giorni dalla chiusura del mercato estivo, il club azzurro era in attesa di una risposta da Keylor Navas...
FOTO MOSCA
2 di 28 Gollini 6 Era l’11 marzo e nel prepartita di Napoli-Atalanta un improvviso dolore al polso di Meret gli aprì le porte per l’esordio in maglia azzurra. Tanto inatteso quanto positivo: contro la sua ex squadra sfoderò una prestazione da portiere di grande affidamento.
Piccirillo
3 di 28 Kim 8.5 Direttamente dal non competitivo campionato turco per sostituire una colonna come Koulibaly: apparentemente una follia. Invece ha avuto ragione il Napoli. Peccato che nel doppio confronto con il Milan di Champions i suoi nervi non hanno dimostrato di essere solidissimi, così da saltare per squalifica la gara di ritorno dei quarti.
Marco Canoniero
4 di 28 Juan Jesus 7 Il Napoli lo prese il 18 agosto 2021 dalla lista degli svincolati e Spalletti lo ha gettato nella mischia per la gara di ritorno dei quarti di Champions: il brasiliano fu il migliore in campo. De Laurentiis gli ha fatto firmare un contratto fino al 2025 e con opzione a favore del club per altri due anni.
© Roberto Garavaglia/ag. Aldo Liverani sas
5 di 28 Mario Rui 7.5 Uno leader che ha aiutato Spalletti nella gestione dello spogliatoio. Un guerriero col pugno di velluto, autore di 8 assist con i quali ha permesso di sbloccare spesso il risultato e cosa importa se qualche volta ha commesso qualche errore nella fase difensiva che non è il suo pezzo forte.
LAPRESSE
6 di 28 Rrahmani 7 Annata da crescita definitiva, grazie al lavoro che Spalletti ha svolto su di lui. Solo piccole sbavature all’interno di una stagione da incorniciare.
Getty Images
7 di 28 Olivera 6.5 Affidabile ed inossidabile. Il nazionale uruguaiano ha vissuto una stagione da alternativa per Mario Rui e lo ha fatto con serietà, tanta da farsi trovare pronto tutte le volte che Spalletti lo ha chiamato in causa. Soprattutto in Champions, competizione nella quale Mati è stato utilizzato in 8 gare su 10, 6 delle quali da titolare.
Marco Canoniero
8 di 28 Bereszynski 6 Arrivato a gennaio, una sola presenza in Coppa Italia nel match perso ai rigori con la Cremonese. La sua esperienza è stata utile nello spogliatoio.
LAPRESSE
9 di 28 Di Lorenzo 9 Il vero leader del Napoli, l’anima della squadra campione d’Italia. E poi instancabile, così tanto che di lui si dica “si riposa giocando”. Pure 4 gol e tutti in trasferta, importantissimi quelli in campionato a Salerno e Lecce, pesanti quelli ad Amsterdam ed a Francoforte.
Getty Images
10 di 28 Ostigard 6 Il norvegese è stato l’alternativa a Rrahmani e Spalletti lo ha utilizzato titolare in Champions con i Rangers ed a Liverpool.
LAPRESSE
11 di 28 Demme 5.5 Una stagione da osservatore privilegiato in panchina, poi gli capita l’occasione da titolare contro il Verona e il suo rendimento non è stato sufficiente.
© Roberto Garavaglia/ag. Aldo Liverani sas
12 di 28 Elmas 7.5 Se guardiamo la carta d’identità e leggiamo classe 1999, allora gli faremmo qualche critica in meno. Per Elijf è stata una stagione meravigliosa, arricchita anche da 6 gol in 30 presenze di campionato. Ma il pezzo migliore lo ha fatto contro la Juventus all’Allianz: l’assist-scudetto per Raspadori.
LAPRESSE
13 di 28 Zielinski 6.5 La prima parte della stagione è da 9, poi dopo il Mondiale il calo che tutti temevano potesse esserci. Una classe cristallina appannata da improvvisi ed inspiegabili cali. Resta negli occhi l’assist per Elmas sul gol di Raspadori contro la Juve.
AFP
14 di 28 Zedadka Ng Pochissimi 7 minuti in stagione per essere giudicato.
Piccirillo
15 di 28 TOP Stanislav Lobotka dal Celta Vigo per 20,9 milioni
www.imagephotoagency.it
16 di 28 Gaetano 6 È entrato nelle grazie di Spalletti, così tanto che gli ha dato spazio in 3 gare di Champions, due volte con l’Ajax ed una con i Rangers.
Marco Canoniero
17 di 28 Ndombele 5.5 Per lui un larghissimo utilizzo da parte di Spalletti. Ma la resa è stata deludente. Non sarà riscattato.
Marco Canoniero
18 di 28 Anguissa 8.5 Se Lobotka è stato la mente del Napoli, il senegalese è stato il braccio. Potente, audace, scattante e brillante: bravo Giuntoli ad averlo preso il primo anno in prestito, per poi riscattarlo alla cifra misera di 15 milioni.
Getty Images
19 di 28 Osimhen 10 Come una pantera nera nella savana, sempre a caccia della preda e quasi sempre in grado azzannarla. I numeri spiegano il perché del voto, il suo spirito è la ragione per la quale il Napoli è sempre stato un gruppo unito.
/Agenzia Aldo Liverani Sas
20 di 28 Lozano 6 Anche se Spalletti lo ha spesso preferito a Politano, il messicano ha reso al di sotto delle aspettative.
LAPRESSE
21 di 28 Simeone 7.5 Nel film Pulp Fiction sarebbe stato “il signor Wolf, quello che risolve problemi”. Anche se non somiglia affatto ad Harvey Keitel, in più di una occasione ha tolto le castagne dal fuoco.
Getty Images
22 di 28 Politano 7 Quest’anno ha avuto l’esplosione definitiva, anche per il sacrificio spesso mostrato a favore della squadra.
ANSA
23 di 28 Zerbin 6 Anche per lui Spalletti ha avuto grande considerazione, con le tre apparizioni in Champions.
Marco Canoniero
24 di 28 Kvaratskhelia 9 Per lui esiste una prima parte di campionato e quella immediatamente successiva all’infortunio contro il Liverpool che gli ha fatto saltare due mesi. L’appannamento nei mesi di gennaio e febbraio gli ha tolto il 10.
Marco Canoniero
25 di 28 Raspadori 9 Poco ma molto, molto buono. Il gol allo Spezia al 90’ di settembre consentì al Napoli di evitare il secondo pari consecutivo casalingo, quello dell’Allianz Stadium lo catapulta nell’Olimpo di chi ha permesso al Napoli di vincere il terzo scudetto.
Getty Images
26 di 28 Spalletti 10 Anche lui inizialmente pensava che senza i leader dello scorso anno il Napoli al massimo sarebbe entrato nelle prime 4. Invece, ha visto di che qualità erano i nuovi acquisti e ha costruito il capolavoro.
LAPRESSE
27 di 28
 
ANSA
28 di 28 De Laurentiis 10 La soddisfazione più grande appartiene al patron, quello che ha avuto il coraggio di prendere il Napoli quando era soltanto un pezzo di carta in Tribunale, per poi portarlo nel giro di 18 anni alla vittoria dello scudetto che mancava dai tempi di Maradona.

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